mercoledì 31 ottobre 2012

Smemorandum 1

Da oggi saltuariamente ci sarà questa rubrica, senza cadenza fissa, così, quando capita...

Sostanzialmente una pillola di smemoratezza...


Andare a fare la spesa all'ipermercato con in tasca un buono spesa da 20€, utilizzabile fino a domani, e non usarlo.

Mi è successo...

domenica 28 ottobre 2012

Non c'è

"Ma dov'è il telecomando?"
"Non so...Guarda sul divano! Le gnome giocavano con lo Zione oggi pomeriggio e la tv era accesa."

....

"Non c'è. Ho smontato tutto il divano, le poltrone, guardato sotto, dietro, ovunque, ma non c'è!"
"Ora ti vengo ad aiutare..."

....

Dopo un'ora di ricerca incessante, dopo aver chiesto allo Zione  se per sbaglio o per caso fosse finito involontariamente in una delle sue tasche, dopo aver chiesto a Nonna Mimi se la micrognoma lo avesse infilato più o meno involontariamente nella sua borsa, dopo aver ormai perso le speranze, rassegnati a cambiare canale col pulsantino...

"Nei cestoni dei giochi ho guardato io, non c'è."
"Ma li hai vuotati?"
"No, se è finito lì, sarà sopra!"

Broooom...
(Rumore dei giochi che escono modello valanga spargendosi sul pavimento)

Ecco apparire quell'accessorio pieno di tasti colorati senza del quale la tv non è la stessa di sempre, accompagnato dal ghigno di soddisfazione di Papozzo:
"Nei cestoni avevi guardato, eh?"

martedì 23 ottobre 2012

Sant'Orsola per due

Domenica è stata una giornata piuttosto intensa.
Partiti prestissimo, avvolti da una fitta nebbia, abbiamo percorso, insieme ad un gruppo di amici, un sacco di chilometri, per arrivare in un paese a tratti così simile al nostro, ma che ci ha insegnato molto in poche ore.
Ebbene, tra la Pro Loco del nostro paese e quella di Casaletto Ceredano è avvenuto un gemellaggio, ed è per questo motivo che siamo stati accolti con la banda, che il parroco ha ritardato la Messa per attenderci, che ci hanno offerto un pranzo ricco di prodotti tipici e invitato a visitare tutte le attrazioni della sagra di Sant'Orsola.
C'è stato uno scambio di doni, la consegna di una raccolta di fondi per la nostra popolazione terremotata, ma anche uno scambio di amicizia, insomma una bella giornata in compagnia di gente simpatica e gioviale.
I nostri bambini, anzi, le nostre pargole, visto che la rappresentanza era totalmente in rosa, si sono divertite tra gonfiabili, truccabimbi, carrozze con splendidi cavalli e, ultima ma non meno spassosa, la cuccagna, che non vedevo dai tempi di...lasciamo perdere!!! Avevo un'età ancora composta da una sola cifra!
Al ritorno, le gnome, che avevano fatto merenda prima della partenza con caldarroste (nonostante il clima non fosse proprio adattissimo, visto che c'era un sole proprio caldo!), pizzette e pane e salame, se la sono dormita di brutto, non svegliandosi nemmeno durante la pigiamazione e il trasferimento nei rispettivi letti, una volta a casa.

Una giornata intensa, ma che ci ha dato alcune ore di serenità e lasciato bei ricordi.

Ma anche il lunedi non è stato da meno: due visite nella stessa mattinata, a molti chilometri da casa.
Ci siamo, infatti, recati al Sant'Orsola a Bologna, dove avevamo appuntamento in un padiglione per il controllo della gnoma di mezzo e, un'ora e mezzo più tardi, in un altro, per la micrognoma.
Abbiamo fatto le corse, io e Papozzo, destreggiandoci tra infermiere e dottori con barba folta e nera che impaurivano le gnome, e, dato che non ci piace vincere facile, dimenticando di ritirare il referto della prima visita in ordine cronologico; abbiamo provveduto al recupero prima di lasciare l'ospedale.
Ma tutto è bene quel che finisce bene: per la gnoma di mezzo, controllo tra un anno, mentre per la micrognoma, null'altro da fare, perchè il suo problemino si è autoeliminato!

sabato 20 ottobre 2012

Meglio


Gnoma grande, sette anni, ieri a cena:

"Mamma, ma secondo te, per me, è meglio il liceo linguistico o quello artistico?"

mercoledì 17 ottobre 2012

Vortice

Ieri, all'uscita da scuola, la gnoma grande mi corre incontro con aria frizzante:
"Mamma, possono venire a giocare a casa nostra M., S., V. e J.?
"Tutti insieme oggi???"
"Si!"
"Ma proprio tutti insieme???"
"Si!"
"Non si può fare uno alla volta?"
"Daaaaaiiiiiiii Mamma...."
"Va beneeeeeee...."

Dopo un'oretta circa, in salotto sala giochi correvano, saltavano, urlavano in un caotico vortice sei bambini, qualche bambola, svariati peluches e alcune varie ed eventuali, tra cui un hula hop e un passeggino giocattolo. Per fortuna uno dei compagni con cui la gnoma grande aveva preso accordi ha dato buca.
Per riposare le mie orecchie e quelle di un papà e di una baby sitter che accompagnavano due dei nostri ospiti, ho avuto la geniale idea di pronunciare la parola pizzette: abbiamo così potuto godere di circa quindici secondi di relativa pace. Altrettanti ne abbiamo ottenuti grazie al succo di frutta.

Quando il pomeriggio ludico volgeva ormai al termine, i protagonisti iniziavano a dare a vedere i primi cenni di stanchezza; non ho notizie precise riguardo agli altri tre, ma le mie gnome sono crollate spossate sul divano subito dopo cena, con grande apprezzamento da parte mia, visto che ho potuto così farmi una doccia in pace, cosa che da tempo immemore non accadeva!


lunedì 15 ottobre 2012

Pillole 8

Micrognoma
"Io spingio la pancia, cojì faccio la cacca!"
"Mi dai lo uovutt?"
"Buoni quetti bongoloni!"


Gnoma di mezzo
"Mamma, questo è il tuo postiglio?"
"Mamma, mi sono data due corporanti, uno per non sudare e uno per profumare."
"Guarda: sono identice!"

Gnoma grande
"Aspetta che gli faccio l'iniettazione!"
"Ti prometto che farò la sciocca solo quando è il momento."
"Devo escugitare qualcosa..."

venerdì 12 ottobre 2012

Degna figlia

La gnoma grande, che va a scuola in bici quando non piove, accompagnata da me o da Papozzo, ieri, all'uscita dall'orario pomeridiano, doveva andare, insieme alle sorelle, accompagnate da Nonna Mimi, al compleanno di un compagno.
Prese (tutte, nonna compresa) dalla smania di recarsi alla festa, si sono scordati la bici nel cortile della scuola. Saranno i geni comuni...
Fatto sta che nessuno si è accorto che la bici mancava da casa, nemmeno io, cosa comprensibile dato che torno dal lavoro che c'è buissimo. Me ne sono accorta stamattina, quando ho riaccompagnato l'ignara fanciulla, e ho visto una biclettina rosa che assomigliava tanto ad una che conosco...
"Hai lasciato la bici a scuola, ieri?"
"...Forse si..."
"Non è la tua quella?"
"Si!"

Degna figlia di sua madre...

giovedì 11 ottobre 2012

Segnati dentro

Due notti fa...

Bruuuuummmmm

Guardo la sveglia: 03.36.
Controllo le gnome: dormono, ignare.
Papozzo è ancora sul divano, addormentato davanti alla tv inesorabilmente accesa senza motivo. Lo sveglio, senza dire che cosa sospetto fosse quel rumore.
Si alza dal giaciglio temporaneo di ogni sera, forse non ben cosciente, e si viene a coricare a letto.
Il tempo di sentirlo iniziare a russare lievemente, che, di nuovo:

bbbbrrrrrrruuuuuuuuuummmmmmmmmmmmm

ma stavolta più forte.
Le 04.42.
"Che cos'era questo rumore? Era il terremoto, vero? C'è stato anche prima, per quello che ti sono venuta a chiamare!"
"Non lo so..."
Apre la portafinestra: nessuno esce, nessun movimento.
Va in bagno, torna, prende il telefono, controlla il sito:
"3.36, magnitudo 2.5, qui vicino..."
"Allora avevo ragione!"
Le gnome non si svegliano, per fortuna.
Squilla il telefono fisso.
"Ma chi è a quest'ora?"
Si alza per andare a rispondere.
"Ma sono io! Chissà cosa ho fatto..."
"Spegni la luce in corridio."
"Lasciamola accesa, non si sa mai..."
"Ma la corrente va via, lo sai!"
"Vero..."
"Aspetta che mi tengo la torcia in mano!"
"Ecco, c'è anche la seconda scossa: alle 3.42, magnitudo 2.8, sempre stesso epicentro profondità 6 km."
"Uff. Quando potremo stare tranquilli?"
"Mah.."

Mi sono riaddormentata alle 5 passate, e alle 7, quando mi sono svegliata tenevo ancora la torcia ben stretta...

Siamo e restiamo segnati dentro.

martedì 9 ottobre 2012

Un po' più

"Ma tu hai delle preferenze?"
Questa domanda, posta un mattino prima di entrare al lavoro da una collega, parlando di figli, mi ronza in testa da un po'.
Ebbene, si, ho un debole per la gnoma di mezzo.
Nonostante cerchi di non fare differenze, di non darlo a vedere, lei mi ha preso un pezzo più grande.
Non so bene spiegare il perchè, forse per quel suo problemino che ha dovuto essere sistemato quando ancora non aveva due anni, che la faceva essere uno scricciolino che non dormiva se non in braccio e rigorosamente camminando per tutta la casa, o forse perchè è la cucciola della famiglia, quella che ti guarda con gli occhioni da cerbiattina e ti dice "Mamma, ti voglio tanto bene" oppure "Mamma, ho tanta voglia di te" senza un ben determinato motivo e in qualsiasi momento della giornata.
Non è che alle altre due voglia meno bene, darei un braccio per ognuna di loro, o qualsiasi altra parte del corpo, ma lei è, diciamo, speciale...
Come si fa a non mangiarla di baci quando, all'uscita dall'asilo mi abbraccia e, stringendomi con tutta la forza che ha, mi dice:"Mamma, mi sei mancata..."
Poi, ovviamente, mi stracoccolo anche le altre due, ma lei, con quel puntino che pizzica quando cambia il tempo, lei che mi fa preoccupare appena dice "Ho male allo stomaco" anche se so benissimo che non è niente di grave, magari ha solo mangiato troppo, lei è sempre un po' più.
Non mi sento proprio in pace con me stessa ad avere questa discriminazione nel cuore, ma ci devo convivere, perchè non riesco a scacciarla, ad eliminarla, è più forte di me.
Ma mi pervade quel senso di inadeguatezza, di disagio, di paranoia per quel che mi sembra di far mancare alle altre due gnome...insomma, quel groppo alla gola.

sabato 6 ottobre 2012

Il pacco sorpresa

Ieri pomeriggio sono andata a riprendere le gnome piccole alla materna.
Mi accoglie la collaboratrice scolastica, più comunemente conosciuta come bidella, almeno ai miei tempi.
"Oggi hai il pacco sorpresa."
Osservo il sacco nero con tanto di fiocco, accanto agli zainetti delle gnome, con fare sospetto; dopo circa due nanosecondi, capisco.
"Noooo!!! Micrognoma, cosa hai fatto?"
"A cacca nelle mutande!"
"Dire nelle mutande è riduttivo: l'ho dovuta spogliare tutta, da capo a piedi, e le ho praticamente fatto la doccia., perchè lei è andata in bagno da sola e ha cercato di pulirsi, spiaccicandosi tutto addosso!"
"Mi spiace....Dimmi che c'era tutto quello che ti serviva nello zaino, che non ho dimenticato niente..."
"Si, tranquilla: c'era tutto."

Per fortuna, una strana sensazione di preveggenza mi aveva convinto ad aspettare il rientro delle gnome per accendere la lavatrice.

giovedì 4 ottobre 2012

Fraintendimenti

"Mi dovresti portare a xxxxxxxxx, a riprendere il furgone."
"Adesso? Ho appena iniziato a stirare..."
"Mi ha telefonato il meccanico che è pronto."
"Ok. Gnome, state lì in giardino con la nonna che devo accompagnare Papozzo a riprendere il furgone!"

Papozzo si dirige verso il lato passeggero dell'Astrobubu, al che io chiedo:
"Non guidi tu?"
"No, che poi devi spostare il sedile, lo specchietto...Hai una pastiglia per il mal d'auto in borsa, per caso?"
"No. Ma sai che sei carino?"

Lungo la strada, dopo qualche minuto...
Driiiiin   driiiiin...(suono onomatopeico che simboleggia il telefono, ma ormai non più emesso da nessun aggeggio...)
"Cosa c'è?"
...
"Ma non dal dottore! A prendere il furgone!"
...
"Si, tutto a posto. Ciao."
Click.(Idem, come per il suono di cui sopra...)

"Chi era?"
"Nonna A. La gnoma grande ha capito male, le ha detto che mi portavi dal dottore. Credeva che mi fossi fatto male."
"Ok. La prossima volta lascio un biglietto per evitare fraintendimenti."

lunedì 1 ottobre 2012

Spesa con i botti

Cose che capitano.
Dimenticare quando si è troppo presi da millanta cose/impegni/problemi è normale.
E mi risolleva il morale sapere che non succede solo a me.

Mentre sono tutta presa nel fare la spesa all'ipermercato dopo l'uscita dal lavoro, mi arriva un sms della Zia Pasticcera nonchè collaboratrice scolastica nella scuola della gnoma grande: Passa a prendere la bici della gnoma che è rimasta a scuola.
La chiamo.
"Perchè la bici è rimasta a scuola?"
"Perchè ho portato a casa io la gnoma. Nessuno l'è venuta a prendere..."
Avete presente quei draghi a cui esce il fumo dalle narici quando si arrabbiano?
Ecco. L'immagine rende bene come mi sentivo.
Indago: Papozzo è tornato tardi dal lavoro e non ha avvisato Nonna A.; Nonna Mimi era convinta che andassero loro, così la gnoma è rimasta ad aspettare...

Poi, però, mi è accaduto un fatto degno di essere oggetto delle altrui risate, perchè io, di ridere, non avevo proprio voglia!
E questo imprevisto ha ridimensionato la mia collera.
Ebbene, stavo facendo la spesa, come ho detto, munita del fantastico salvatempo, felice di avere quasi finito. Mi avvicino alla cassa automatica per pagare con la carta di credito, come sempre, del resto, ma all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, un pensiero sconfortante mi coglie: oggi è il primo di ottobre!
Embè, direte voi...
Il fatto è che la carta di credito che avevo nel portafogli scadeva il trenta settembre e quella nuova, tutta luccicante, giaceva intonsa nel cassetto del mio comodino!
Ho dovuto chiamare Papozzo in aiuto.
Ho perso un abbondante quarto d'ora, che con i ritmi che ho, non è poco!
E  ho insultato la mia persona fino ad autodemoralizzarmi.
Perchè io mi deprimo quando mi succede di dimenticare così stupidamente qualcosa.

La cosa positiva è che Papozzo, giacchè era lì, mi ha aiutato a caricare la spesa in macchina e, mentre eravamo tutti presi nelle nostre azioni di riempimento del bagagliaio, abbiamo sentito una botta tremenda: un ragazzo con una station wagon ha parcheggiato praticamente dentro una di quelle macchinette senza patente....