sabato 9 marzo 2013

I tempi son cambiati



Giuro: odio il rosa, l'ho sempre odiato. Chi mi conosce da tempo, lo sa bene.
Non indosso mai niente di rosa e non compro nessun accessorio rosa.
Tanto che le mie colleghe-amiche, al mio addio al nubilato, mi hanno riempito di cose rosa, giusto per ridere della mia reazione: un grosso cappello di paglia, un vestito a sottoveste, un perizoma e atre varie ed eventuali, tutte rigorosamente rosa, in una molteplicità di toni da paura, e che non ho mai, ovviamente, usato!

Dopo il mio primo parto, in tanti si sono presentati con tutine, set da bagnetto, scarpine, ecc, ecc, tutto di quell'odiato colore, che però iniziava a insinuarsi nella visione piena di amore che avevo  della mia pargoletta.
Come negare che il batuffolino che tenevo tra le braccia, completamente ricoperto di rosa, era dolcissimo?
Per la ciclicità della storia, la sensazione si è ripetuta per l'arrivo della seconda gnoma e anche della terza.

Per mia fortuna, con il crescere delle fanciulle, anche il parentado e gli amici hanno capito che esistono altri colori, regalando cose viola, blu, rosse, nere, e via dicendo...
Di contro, io ho iniziato a regalare polo rosa ai figli maschi della cerchia dei parenti e delle frequentazioni della Smemofamiglia, riscuotendo, peraltro, un certo successo.

Perchè i tempi son cambiati: rosa è neutro, ormai!
E i papà fanno le pulizie, cucinano, stirano...
E le tre gnome giocano con il loro amico (maschio) e mettono lo smalto rosa tutti e quattro!

Questo post partecipa al blog tank di Donna Moderna di Marzo: rosa è femmina.

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