lunedì 29 aprile 2013

Non tutto quel che è rosa è delicato


Ci sono le mamme di maschi e le mamme di femmine.
Nello specifico, di due o più maschi, o due o più femmine.
Dato che, vista la mia esperienza, non posso parlare di maschi, cosa che invece è stata fatta molto bene da chi può, io porterò le mie personali vicissitudini in materia rosa.

La fatidica frase "Devi fare il quarto, sarà sicuramente maschio!" è all'ordine del giorno.
Ma chi sei tu per dire codesta sicura verità? Sei forse un veggente? Uno che prevede il futuro?
Perchè in caso contrario ne sai quanto me. A parte che non sai quanto ho pianto prima di accettare l'arrivo della terza Gnoma, anche prima di sapere che fosse femmina, ma poi saranno fatti miei! O lo devo fare solo per fare felice te e tutti quelli che mi dicono questa bella umoristica frase?
Più di una volta ho sbroccato, rispondendo malissimo, ma veramente, quando mi stanco, mi stanco!

Ecco, comunque, care mamme di maschi, sappiate che non tutto quel che è rosa è delicato.

A tal proposito, vi metto a conoscenza del fatto che le Gnome truccano bambole, nonne, amichette e, talvolta, anche me, con trucchi appositi per bambine, che sono lavabili, ma se non li trovano o li hanno finiti, passano ai miei o, meglio ancora, direttamente ai pennarelli, meglio se indelebili! Vi lascio immaginare le tragiche conseguenze. Specialmente quando sfogano la loro creatività, dopo aver visto una puntata di Clio make up, facendo la cavia a turno.

Lo stesso dicasi per le unghie che, da quando ho nascosto gli smalti per ovvi motivi, vengono colorate con i più improbabili toni del blu, del verde, del viola. Ma sempre, inevitabilmente, ineliminabili. Peraltro, non so spiegare dove li trovano, dal momento che cerco sempre di lasciare loro solo colori lavabili.

Vogliamo poi parlare delle tasche dei grembiulini delle due piccole, sempre piene di sabbia?!? La stessa che, abbastanza frequentemente, fa capolino tra mollette, elastici, cerchietti e varie ed eventuali tra i biondi gnomosi capelli...

E volete che non racconti delle tragedie mattutine alla vista degli indumenti che preparo?
Perchè lei ha i leggins e io i jeans?
Anche io voglio il maglioncino rosa!
Io non vojjio gli 'ttivali, vojjio le 'ccappe!
Voglio mettermi questo!
E la berretta è troppo di lana, e il piumino tiene troppo caldo, la sciarpa prude, ecc...
Il top, più che altro della Grande, è: questa maglia non sta bene con questi leggins, non ci sono quelli neri?
Cioè, stiamo a guardare l'abbinamento dei colori al mattino alle sette e mezza, che io manco so cosa ho addosso???

Parliamo anche delle imprese culinarie, con spargimento di ingredienti vari in ogni anfratto possibile della cucina, smangiucchiamento cronico delle cose pesate e occupazione indebita di tavolo e piano di lavoro con giochi e bambolotti che devono obbligatoriamente assistere o mangiare.

Non voglio tediarvi, poi, con le uscite di shopping. Solo questo: ore e ore per decidere, provare, ripensarci e, infine, farmi partire svariati emboli prima di arrivare alla cassa.

E non fatemi pensare all'incombente adolescenza: non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta!

L'ho sempre odiato, il rosa, io. Ci sarà un motivo, no?

Però son le mie Gnome, e mi basta un baciotto, una coccola, un mamma ti voglio bene, e mi lascio truccare e pettinare per ore!

venerdì 26 aprile 2013

Di gomma o di latte



Stamattina, accompagnando a piedi le due Gnome piccole alla scuola dell'infanzia (asilo, per capirci)...


"Mamma, ma i fantasmi di che cosa sono fatti?"
"Secondo te, di cosa sono fatti?"
"Di gomma. O di latte: sono bianchi."
"Si, di latte! Pecchè lo bevono e diventano tutti bianchi!"
"Però sono anche un po' trasparenti. Come Casper."
"Chi è Cappel?"
"E' un fantasmino buffo di un film."
"Domani lo guaddiamo?"
"Okkei, domani ve lo faccio vedere..."
"Adesso andiamo a 'ccuola e domani guaddiamo Cappel, così vediamo se è fatto di gomma o di latte!"



martedì 23 aprile 2013

Le chiamano ferie



Una settimana di ferie, cosa che non accadeva da.....da.....ecchisseloricorda???
Ebbene, una settimana in cui mi sono prefissata il cambio di stagione negli armadi di tutti e cinque i componenti della famiglia, e un discreto numero di cose che devo fare in casa e fuori.

Ed ecco che, subito, il lunedi mi ritrovo con lo scarico del lavello della cucina otturatissimo!!!!
Vado di dirsorgante, ma la cosa non si smuove, anzi, sembra pure che peggiori.
E la lavastoviglie, che esige la piena libertà di espellere acqua, magari non sul pavimento, è zeppa di piatti maleodoranti che non voglio proprio lavare a mano!!!

Entra, quindi, in scena Papozzo in modalità idraulico che in un battibaleno risolve la questione, anche perchè se non l'avesse fatto, si sarebbe ritrovato con una moglie ululante e sclerante ad elevato numero di decibel!


Dal momento che piove e fa freddino decido di posticipare il cambio del vestiario stagionale al giorno dopo, ma la situazione climatica non migliora di molto. Ora vivo nel limbo della totale indecisione su quando iniziare a rovistare tra mucchi di stoffa informi, accumulati nei ripiani alti.


Dovrei anche andare dal gommista a togliere le termiche, che vabbè che c'è ancora freschetto, ma mica nevicherà! Ma come faccio? Ho pianificato tanti di quei giri, che di solito andando al lavoro non riesco a fare, da avere tutti i giorni impegnati...


E, dulcis in fundo, ma, a ben guardare, mica tanto dolce, c'è stata anche una piccola scossettina notturna, che per fortuna non ho avvertito, altrimenti chi dormiva più? Giusto per ricordarci di non abbassare la guardia...

Siamo solo a meno di metà settimana! Chissà cosa succederà ancora!

E poi le chiamano ferie...


sabato 20 aprile 2013

Storie di culle, letti e lettoni

Culla, lettino, lettone...
Ognuna delle Gnome ha avuto un percorso tutto suo.

Gnoma Grande
Con lei è stato facile. Dopo due mesi in cui ha dormito nella carrozzina accanto al nostro letto, è stata promossa al lettino nella cameretta di fronte alla nostra. Con le porte aperte, per essere sicuri di sentirla se si svegliava, ma anche se succedeva, non era un problema perchè lei, bella pacifica, gorgogliava tranquilla con le sue apette che le penzolavano sulla testa, aspettando che qualcuno la andasse a prendere, prima o poi.

Gnoma di Mezzo
Con lei è stato piuttosto problematico. Notoriamente, lei non dormiva nè di giorno, nè di notte, e quando lo faceva, era solamente in braccio a qualcuno e, preferibilmente, mentre il prescelto camminava per ore e ore. Non appena si tentava di depositarla nella sua carrozzina o, più avanti, nel lettino o, per disperazione, nel lettone, semiposseduta da non so quale spirito, iniziava ad urlare.
Ma verso i due anni ce l'abbiamo fatta! Anche se con innumerevoli risvegli notturni, i primi tempi, che richiedevano la presenza di uno dei due genitori, che si doveva sdraiare accanto a lei, e che nella stragrande maggioranza dei casi, si trovava ancora con lei all'alba. Per fortuna si era scelto il letto ad una piazza e mezzo!
Ancora adesso, alla soglia dei cinque anni, sporadicamente, e fortunatamente sempre meno frequentemente, una vocina ci invita ad andare nel letto con lei.

Micrognoma
I fatti si sono svolti più o meno come per la Gnoma Grande. Solo il terremoto ci ha un po' destabilizzati, perchè per un paio di mesi abbiamo dormito nella casetta di legno in giardino in due letti ad una piazza e mezzo, tutti e cinque: Papozzo con la Gnoma Grande e io con le due piccole, ad incastro!
Quando siamo tornati alla normalità, Micrognoma si era abituata a dormire con la mamma accanto, così ora si addormenta in braccio a me, in poltrona, e viene poi depositata nel suo letto, dove, solitamente, passa tutta la notte senza risvegli.


Poi accade che, ogni tanto, mi ritrovi nel lettone con le due grandi, ma più per una coccola che per necessità di dormire con me: Papozzo poi le sposta, addormentate, ognuna nel legittimo letto.


Questo post partecipa al Blogtank di Aprile di Donna Moderna


giovedì 18 aprile 2013

Pillole 16



Micrognoma
"Mammaaaaaaa, ho jiempato il vasinoooooo!"
"Mi piacciono, quetti lapamelli."



Gnoma di Mezzo
"Basta con queste scene tragediche!"
"Questa è una nuova inventazione!"
"Sono un'ape e devo covare il miele!"



Gnoma Grande
"Mi dai qualcosa di spizioso per merenda?"
"Che malattia hanno i nebbrosi?"
"Ci hanno fatto vedere delle immagini con un proiettatore"

mercoledì 17 aprile 2013

La terza volta



Ho ricevuto un premio da robedibimbi (che ringrazio di cuore!), un premio che ho già avuto ben due volte, ma ho deciso con piacere di rispondere alle undici domande che mi sono state girate, perchè quando lo ritirai in precedenza, non c'era questo particolare compito. E anche perchè il tre è un  numero ormai familiare!

Le 11 domande di robedibimbi:

1.perché il tuo blog  perchè mi piace scrivere. perchè è una specie di diario. perchè no?

2. il vizio che ti frega nella vita   mangiare!

3. ipad o libri   entrambi no???

4. pomeriggio di shopping o giardinaggio a casa   decisamente pomeriggio di shopping

5. serata con le amiche o divano e dvd    serata con chiunque, ma basta divano, vi prego...

6. dolce o salato   prima salato, poi dolce!

7. dove aspiri ad arrivare con il tuo blog   non so, vediamo dove porta...

8. anticonformista o tradizionale   dipende dalle situazioni. In genere, un mix.

9. il progetto che ti sta più a cuore   questo, per scaramanzia, lo tengo per me!

10. cosa vorresti fosse diverso nella tua vita tra 10 anni   troppe cose...

11. cosa vorresti restasse uguale fra 10 anni    il rapporto che io e Papozzo abbiamo con le Gnome; tra dieci anni, saremo in piena adolescenza per tutte e tre...


Dal momento che io, questo premio, lo ho già girato a qualche altro blog, chiunque voglia rispondere alle domande, è libero di prendersi anche il premio! 


lunedì 15 aprile 2013

Smemorandum 6


Mettersi a pulire compulsivamente il bagno, dimenticandosi completamente, totalmente ed inesorabilmente di aver messo le patate a cuocere.

Io l'ho fatto, bruciando gran parte del contenuto della pentola e annerendo per bene anche il fondo della suddetta...

giovedì 11 aprile 2013

Comitato Liberazione Mamma


Sono stata colpita da una bella iniziativa delle 50sfumaturedimamma e ho deciso di scrivere un chilometrico post che racchiudesse tutti gli ostacoli incontrati sulla strada di mamma che ho imboccato.


Quando nacque la prima Gnoma, mi sembrava di stare su una nuvola: mangiava e dormiva.
Ma non poteva essere tutto così semplice: non cresceva.
Ed ecco partire il tam-tam di parenti e amici: ma il latte ce l'hai? Forse non è abbastanza nutriente! Forse devi farle fare le analisi...

Poi, non senza smisurati sensi di colpa, siamo gradualmente passati all'artificiale, e il fiore che era nascosto in lei, finalmente sbocciò, con grande sollievo mio e anche di chi  commentava: adesso si che mangia! Eh, si, era proprio il tuo latte che non era buono... E io mi sentivo sempre più di serie B.

Dopo tre anni, ecco anche la seconda Gnoma, che di dormire non ne voleva sapere, nè di giorno, nè di notte, ma che, in compenso, cresceva alla grandissima solamente con il mio latte, alla faccia di chi aveva detto che non era buono!

Io, però, ero distrutta.

Quando, poi, dopo soli otto mesi, scoprii di aspettare anche la terza Gnoma, versai fiumi di lacrime: non vedevo vie d'uscita, con una bimba che cresceva e aveva nuove esigenze (asilo, amichetti, ecc), una che non dormiva, e una in arrivo. Mi chiedevo spesso, piangendo, come avrei fatto, se ci sarei riuscita.
Papozzo e le nonne garantirono tutto il possibile aiuto necessario, ma per me era un percorso pieno di ostacoli.

Così, passai la maggioranza delle notti di questa nuova maternità con la Gnoma di Mezzo in braccio, facendo il solco attorno al tavolo della cucina, perchè solo camminando riuscivo a farla addormentare. Canticchiavo sotto forma di ninna nanna cose improponibili, tipo: dormi, dormi, che la mamma/ non ne può proprio più. Ma non appena sembravo aver raggiunto l'obiettivo e andavo per appoggiarla nel lettino, lei si svegliava, e via, si ricominciava il giro notturno!
A volte provavo a sedermi in poltrona, piano piano, che al minimo movimento strano, quella si accorgeva che non stavo passeggiando ed era la fine. Ma, sporadicamente, ci riuscivo e dormivo così con lei splatterata addosso, semisdraiata. Al mattino sembrava che mi avesse asfaltato un camion! Schiena? Non pervenuta.

Altre volte, non c'era proprio verso e dopo tre ore che camminavo ininterrottamente con una pupa in braccio e un'altra in pancia, ormai enorme, piangevo e la imploravo di dormire, mi arrabbiavo e pensavo sempre più che non ce l'avrei fatta. Papozzo, spesso, veniva in soccorso, prendeva il mio posto e mi mandava a dormire un po', ma mi restava il senso di colpa perchè, poi, lui al mattino doveva andare al lavoro...

Finalmente, qualche mese dopo la nascita della Micrognoma, si scoprì la causa principale dell'insonnia della Gnoma di Mezzo, ma non fu di certo un sollievo: venne operata al cuore e dall'intervento in poi, dormì (quasi) tutte le notti. Peccato che dopo aver avuto questa notizia, il latte scomparve e anche l'ultima arrivata si dovette letteralmente ciucciare l'artificiale!


Tutto questo viene indubbiamente, enormemente e piacevolmente ripagato da una gnoma a caso tra le tre che, con vocina flebile, sottovoce quasi, schiocca un bacino sulla mia guancia, sussurrando: "Mamma, ti voglio tanto bene."


Per fortuna (o purtroppo: vedi adolescenza...) crescono, e questi problemi vengono sostituiti da altri, di altra natura...ma di questo parleremo tra qualche anno!


Nel frattempo, mi unisco al Comitato Liberazione Mamma delle 50sfumaturedimamma, e alla loro idea di svelare i tabù legati alla gravidanza e alla maternità.
Per farci apprezzare ancora di più la nostra festa, il mese prossimo.

 

mercoledì 10 aprile 2013

Risposte


Una delle mie lettrici più "recenti", ma anche più assidue, come mi pare di capire, mi ha girato un premio che però ho già ricevuto: si tratta di questo, gentilmente offerto da Adele, che ringrazio tantissimo per le domande a cui ho deciso, comunque, di rispondere, perchè mi sono piaciute.


  1. C'è un blogger a cui ti ispiri?  In realtà, non uno solo! Cerco di cogliere spunti da tanti bei blog.
  2. Cosa non deve mancare mai sul tuo comodino? Almeno un libro.
  3. Per i viaggi, zaino o trolley o... ? Viaggi? Quali viaggi? Comunque, trolley.
  4. Nel cassetto della tua biancheria il colore predominante è...? Il mio cassetto della biancheria è variopinto!
  5. Se dovessi fare un viaggio partiresti subito per? Barcellona
  6. Se fossi un tipo di pasta che tipo saresti e perché? Un raviolo pieno di tante buone cose!
  7. Quale personaggio famoso inviteresti a cena fuori? Jonnhy Deep, ma vestito da Jack Sparrow!
  8. L'ultimo acquisto è? Una borsa.
  9. Il prossimo acquisto sarà? Non so, di solito compro una cosa quando ne resto folgorata.
  10. Cosa fai oltre a bloggare? La mamma e un lavoro comune.
  11. Cosa vorresti fare da grande? Non lo so, forse lo saprò quando diventerò grande.
 
 
Chiunque voglia rispondere alle domande di Adele, lo può fare.
 

lunedì 8 aprile 2013

Donne


Dialogo tra me e la Gnoma di Mezzo, con intervento finale della Gnoma Grande.

"Non credevo che E. fosse una mamma."
"Infatti non è una mamma. Perchè, secondo te è diventata mamma?"
"Si, ha i tacchi!"
"E solo le mamme si mettono i tacchi?"
"Si!"
"Ma non è vero! Tutte le donne si possono mettere i tacchi, se vogliono."
"E quando si diventa donne?"
"Quando crescono le tette!"
"Ma, Gnoma Grande! Si dice: il seno! Comunque, più o meno, si, è così..."

sabato 6 aprile 2013

Posso illudermi?


Mi stanno crescendo le branchie.
Si, lo capisco dai forti dolori tipo colica renale che sento da due giorni, modello coltellata secca.

Necessito di sole e caldo che asciughi le mie ossa, che porti un po' di sorrisi e di passeggiate all'aria aperta, percependo i profumi provenienti dai giardini.

Ho assolutamente bisogno di poter lasciare svagare le Gnome in giardino, cosa che avverrà quando il terreno sarà asciutto quanto basta per permettere di tagliare l'alta selva verde che con le copiose piogge ha raggiunto le dimensioni di un pioppeto di quelli che si trovano sulle rive del Po.

Devo poter togliere qualche strato di giacconi, giacche, maglioni e cardigan che appesantiscono in tutti i sensi la mia già robusta figura. E anche il mio umore.

In sintesi, vorrei quella cosa che mi pare di ricordare si chiami primavera, di cui ho un ricordo sbiadito, perchè la mia proverbiale s-memoria si è suddivisa in due: ante-terremoto e post-terremoto.
Per cui ne ho immagini in color seppia...e non sono di grande aiuto.

Oggi, nebbia: vuol dire che il sole si farà vedere? Lo spero tanto. Che sia la primavera?
Posso illudermi?




venerdì 5 aprile 2013

Smemorandum 5



Andare al lavoro e scoprire di avere nella borsa le cose per Papozzo comperate il giorno prima in farmacia.
Considerando il fatto che lui mi dice di prendere la tal crema quando ormai ha già divelto il tubo e raccolto ogni possibile residuo, l'ho lasciato sprovvisto di brutto!


L'ho fatto!






martedì 2 aprile 2013

Orari



Domenica mattina, risveglio.

Apro pigramente un occhio (l'altro: non pervenuto), guardo la sveglia. Quasi le nove...che bello aver dormito così tanto, senza nessun "mammaaaaaaaaa!!!"...
Come un fulmine a ciel sereno, un pensiero si insinua nella mia mente, tra i miei sette neuroni ancora narcotizzati: capperi (non era proprio questa l'espressione utilizzata, ma va bè) non ho cambiato l'ora!
Mi giro verso Papozzo, che inizia ad alzarsi con molta calma: "Ma tu hai per caso cambiato l'ora?"
"No."
"Ma bisogna mettere un'ora avanti o una indietro?"
"Indietro!"
"Secondo me, invece, avanti!"

Papozzo prende il telefono sul comodino e svela l'arcano.

"Ma allora sono le dieci!!!"

Segue panico da fretta.


Inutile dire che da domenica fino a stamattina, le Gnome si sono svegliate a orari semi-pomeridiani, che sarà difficilissimo domattina riuscire a schiodarle dai loro lettini prestissimo, rispetto a questi ultimi giorni.
E pesantissimo anche per me, quest'anno, il cambio di orario: stamattina, al lavoro, un sonno...
Per fortuna la cioccolata ha dato una mano.