sabato 28 settembre 2013

Belli e brutti



La conoscete Elasti?
Chi non la conosce? Impossibile!
E' mitica. Fotonica. Bravissima a mettere su carta (o schermo, vedete voi) sensazioni, sentimenti, stati d'animo.
E mi ha ispirato, con uno dei suoi post.
Ha fatto una sorta di elenco dei cinque momenti più belli e dei cinque più brutti della sua giornata-tipo.

Ho deciso di copiare palesemente la sua iniziativa, anche se sono consapevole che non saprò farlo bene come lo ha fatto lei, che resta imbattibile! E' che, leggendola, è fisiologico pensare quali siano i miei.
Quindi eccoli.


Cinque momenti belli della mia giornata:

  1. Il risveglio della Gnoma Grande, che non vorrebbe mai scendere dal letto e che mi costringe ad una full immersion di coccole, bacini e quant'altro.
  2. Il risveglio della Micrognoma, che mi si avvinghia al collo, mi stampa bacini appiccicosi sulla guancia e, infine, esige di essere imboccata a colazione con biscotti inzuppati nel te.
  3. Il risveglio della Gnoma di Mezzo, che odia essere svegliata, pertanto è sempre arrabbiatissima, ma con una dose super di coccole, alla fine cede, anche se è sempre, inevitabilmente, l'ultima.
  4. L'uscita da scuola, quando mi corrono incontro, letteralmente, abbracciandomi e urlando Mammaaaaaaaa!!!!!!!
  5. L'uscita dalla doccia, quando aspettano che pettini e asciughi loro i capelli, e io approfitto per morsicottarle dove capita.


Cinque momenti brutti della mia giornata:

  1. Tutti a tavola, ognuno con la sua porzione di pranzo/cena nel piatto. Appena mi siedo, la Micrognoma urlante scende dalla sua sedia al grido di "Ho la pipìììììììììììììì!!!!!"
  2. Tutti a letto, non necessariamente il proprio, si spengono le luci e..."Ho sete/ho la pipì."
  3. La sera, quando ci si deve incamminare verso la doccia, ma non si è mai pronti, c'è sempre un'ultima cosa da sistemare/fare/vedere.
  4. La sera, quando è ora di dormire, ma c'è sempre un'ultima cosa da dire/spiegare/ricordare.
  5. La notte, quando nel silenzio più totale, si sente una flebile vocina:"Mamma, ho sete/la pipì/fatto un brutto sogno."

Ora tocca voi!



giovedì 26 settembre 2013

L'amicizia è bella



Ci sono persone che non ho mai conosciuto nella vita reale, che però mi sento di definire amiche. Scambi di idee, di mail e con alcune programmi di futuri incontri, campati un po' in aria.

Tipo Velma, o Gab, o Paola da lungo tempo, o La Ninin, che mi stupisce sempre, e La solita mamma (Simonetta), ma anche tante altre.

Quindi giro a loro il premio che firmatocarla ha deciso di donarmi.




Le regole del gioco sono solamente due: elencare sette cose di me e girare il premio a cinque blog con meno di 200 followers (e comunicarglielo).

Sette cose che non sappiate già sono difficili da trovare, ma ci provo. Se le sapevate già, rimproveratemi pure nei commenti, che sicuramente ho dimenticato di averle già scritte.


  1. Non mi compatisco ritmi più lenti dei miei abituali; faccio molta fatica ad adeguarmici.
  2. Odio le persone false o che provano a prendermi per i fondelli.
  3. Mi piace cucinare.
  4. Mi piace mangiare (e si vede).
  5. Mi piace scrivere.
  6. Tengo nel cassettino dei desideri un progetto molto ambizioso, che spero potrà sbocciare, prima o poi.
  7. Vorrei dormire due giorni ininterrottamente, senza sentire chiamare mai una volta, nemmeno sottovoce, Mamma.


L'amicizia è bella, sia reale che virtuale!!!




giovedì 19 settembre 2013

Smemorandum 9

Follow my blog with Bloglovin



Nel nostro weekendone al mare di qualche tempo fa, avevamo smarrito un orologio di Hello Kitty e un braccialetto, appartenenti alla Gnoma Grande.

Dopo averli cercati in tutte le borse, le valigie, i portaoggetti dell'astrobubu, le tasche di ogni indumento che ne fosse fornito, li abbiamo dati per persi inesorabilmente, convinti di averli lasciati nella stanza dell'hotel.

E qualche giorno dopo, abbiamo acquistato un altro orologio, rigorosamente identico a quello precedentemente posseduto.


Ebbene, stamattina, al lavoro, avevo mal di testa, così ho deciso di prendere una pastiglia.
Ho aperto la cernierina magica nascosta negli anfratti più reconditi della mia borsa, ho infilato la mano e....ho estratto con stupore l'accessorio che era stato così ricercato una decina di giorni fa!!!


Il bello è che non ricordo assolutamente di avercelo messo!



lunedì 16 settembre 2013

Altro che api e fiori



Premessa: le Gnome sanno la storia dell'ovino nella pancia della mamma che incontra il semino del papà e unendosi creano il bimbo.


Dialogo tra me e la Gnoma Di Mezzo.


"Mamma, ma se si sposano due donne, chi delle due avrà un bambino?"
"Ehm...scusa? Come hai detto?"
"Se si sposano due donne, come si fa a sapere chi delle due avrà un bambino?"
"Due donne hanno solo ovini, nessun semino, quindi possono andare a comprare un semino e una delle due se lo farà mettere nella pancia con una siringa e avrà il pancione."
"Ah. Ma dove si comprano i semini?"
"Ci sono dei posti dove li vendono."
"Dei negozi?"
"Una specie..."
"E due uomini?"
"Due uomini hanno due semini quindi se vogliono un bimbo, lo devono adottare."
"Non possono comprare un ovino?"
"No, perchè non hanno il posto adatto nella pancia."
"Ah. Ho capito."


Altro che api e fiori.






venerdì 13 settembre 2013

Nella pancia




"Mamma, ho mangiato il dentino che dondolava..."
"Te l'avevo detto che dovevamo toglierlo! Era praticamente staccato."
"Mi sono accorta quando ho finito di mangiare perchè ho sentito il buco. Ma ormai lo avevo ingoiato insieme alle patatine"
"Si, infatti io avevo visto che aveva in bocca una patatina tutta rossa di sangue!"
"E perchè non le hai detto niente?"
"...."


"Mamma?"
"Si?"
"Ma la fatina viene lo stesso a portarmi i soldini?"
"Probabilmente te li porterà nella pancia..."




mercoledì 11 settembre 2013

Toccata e fuga



"Andiamo a fare un weekendone al mare? C'è ancora caldo..."
Le proposte di Papozzo vanno colte al volo, così siamo partiti venerdi all'una e mezza. Io direttamente dal lavoro, senza nemmeno passare per casa.

Venerdi, dopo aver lanciato le valigie nella stanza dell'albergo che ci ospitava, abbiamo portato le Gnome a bagnarsi i piedi nel tanto agognato mare. Ci sono entrate vestite. Non hanno saputo resistere.

La sera abbiamo partecipato alla festa che gli animatori dell'hotel avevano organizzato. E abbiamo conosciuto il maestro Vessicchio-Papozzo.



Sabato ci siamo fatti tantissimi bagni in mare, abbiamo mangiato un sacco, camminato nell'acqua, raccolto conchiglie e girovagato per negozi la sera.
Idem domenica, con l'aggiunta della visione di un meraviglioso castello di sabbia dove c'era la principessa sul ponte, la pista di atterraggio per l'elicottero, l'osteria, la farmacia, il kebabbaro, la pista ciclabile e tanto altro. Avremmo voluto fotografarlo, ma eravamo sprovvisti di tecnologie e durante la notte è piovuto e la magnifica costruzione si è sgretolata sotto il peso delle gocce.
Il giro serale è stato fatto in risciò e non vi dico il male ai polpacci il mattino seguente, vista la zavorra non pedalante composta dalle tre Gnome felici.
Per rinfrancarci dalla faticata, ci siamo concessi una bibita fresca in un bar sulla spiaggia. La Micrognoma, sorseggiando, rivolta verso il mare:"Mamma, ma adesso il mare è secco?"
Forse pensava che il bagnino, la sera, togliesse il tappo e la mattina lo riempisse con acqua pulita...


Lunedi, giorno di partenza, abbiamo impiegato metà mattina a liberare la camera, e metà pomeriggio nella ricerca di un orologio di Hello Kitty e di un braccialettino inevitabilmente dimenticati in albergo e ovviamente non più ritrovati.

Nonostante questo incidente, la nostra toccata e fuga al mare è stata soddisfacente.





mercoledì 4 settembre 2013

Di già???


No.
Oddio, domani inzia la materna?
Veramente?
E' già il cinque settembre?

Lo sapevo, sono preparata; i grembiulini sono pronti sugli appendini, gli zainetti devono solo essere riempiti con bavaglia e cambio, stasera.

Solo che ho avuto un flash: di già???

Quest'anno l'estate è stata particolarmente fugace. Non mi sono accorta che il tempo ha accelerato in una impennata.

E poi fa ancora caldo, non è stagione da scuola, ancora.

"Ma lo sai che domattina andate a scuola?"
"Di già?"
"Non hai voglia di vedere i tuoi amichetti?"
"..."
"Sai che passando davanti all'asilo, ho visto che nel giardino mettevano nuovi giochi? Uno scivolo e una altalena, mi sembra."
"Siiii!! E domani ci vado subito sopra!"
"Io sono nei Mezzani!"
"E io nei grandi!"

La mia mente non è pronta.
Mi auguro che la loro lo sia.



martedì 3 settembre 2013

Muse e altre attrazioni


La mia prigionia convalescenza è finita venerdi sera.
Questo vuol dire che da ieri sono tornata al lavoro.

Ma significa anche che finalmente, dopo un mese interamente passato in casa, ho potuto godermi un week end con la mia famiglia, in giro.

Sabato mattina io e le Gnome abbiamo fatto una passeggiata per il paese, nel pomeriggio mi sono dedicata al restyling (sono andata a sistemare quella roba di tre colori e ingarbugliata che stava informe sulla mia testa), e la sera abbiamo partecipato ad una festa che si è svolta in piazza.

La domenica è stata decisamente meno soft.

Da prima che lo inaugurassero, il Muse era nei nostri progetti.
Quindi partenza ore otto, destinazione Trento.
Senza colazione per evitare spargimenti di varie sostanze lungo il tragitto.

Arrivo ore dieci e mezza circa.

Mangiare una brioches tiepida seduti davanti ad una costruzione così intrigante, come del resto è tutto il complesso Le Albere, pregustando con curiosità l'entrata al museo, mi ha lasciato una  frizzante sensazione di entusiasmo come quando ero bambina.

Poca fila, siamo dentro.
Una gentile signorina con una sgargiante maglia rossa su cui risalta la scritta Muse ci consiglia di partire dalla terrazza panoramica, indirizzandoci agli ascensori dalle pareti di vetro, che ci permettono di fare una velocissima carrellata di gran parte dei piani.

Le Gnome vengono coinvolte in laboratori, stimolate da video su schermi touch screen, attirate dal personale che spiega loro un sacco di cose.

Fino alla fatidica frase "Ho fame".

Una delle cose che si può apprezzare è che il biglietto vale tutto il giorno, per cui si può optare per uscire dal complesso per andare a mangiare, per poi rientrare e riprendere il percorso da dove lo si era interrotto.
Solo che una volta fuori, si realizza che esiste un unico bar in tutto il quartiere ancora deserto.

Dato che a noi non piace vincere facile, decidiamo di prendere l'auto e spostarci di qualche chilometro: Folgaria! Ce lo meritiamo: da un mese non muoviamo un passo...

Grazie ai braccialetti antinausea e alla guida particolarmente attenta di Papozzo, torniamo al Muse senza problemi.
Rientriamo giusto in tempo per il laboratorio sulle bolle, molto apprezzato dalle tre fanciulle, che sono riuscite pian piano a spingersi quasi in prima fila.
Proseguiamo verso il piano più gradito, dove si trovano strani giochi che incuriosiscono i più piccoli, ma che anche i genitori non possono esimersi dal provare, con la scusa di fare vedere come si fa.

Ormai esausti, visitiamo la meravigliosa ma veramente troppo calda serra tropicale, per poi uscire definitivamente dalla costruzione, anche perchè una voce ripete insistentemente in tre diverse lingue che il museo sta per chiudere.

Una volta in marcia, a non più di un chilometro dalla partenza, tre quinti dei passeggeri dell'Astrobubu dormono. Dopo circa un paio di ore, vicini a casa, io e Papozzo decidiamo di completare la giornata con una capatina alla Festa della Birra che si svolge nel paese vicino al nostro, dove si può mangiare qualcosa in caso di fame, e ascoltare tale Timoty Cavicchini.
Chiiii????
Timoty Cavicchini, quello che ha vinto quel reality!
Io non lo conosco affatto, e questo può voler dire solo due cose: 1) sto diventando vecchia; 2) non guardo abbastanza tv.
La seconda è sicuramente vera.