lunedì 31 dicembre 2012

Caro 2013

Il 2012 è stato un anno veramente triste, carico di sofferenze, perdite, tragedie, disastri.
Per molti, per quel che è arrivato alle mie orecchie, ma per me sicuramente: molte volte sono arrivata al limite dello stupore in senso negativo, della sopportazione di situazioni drastiche. Mi sono arrabbiata, ho imprecato, ho anche sfogato la mia ira buttando e rompendo cose, ho pianto, perchè per un attimo credevo di non riuscire a risalire, mi vedevo in fondo ad un buio tunnel senza uscita, ma poi ho intravisto una fioca luce, mi sono rimboccata le maniche, e sono andata avanti, guardando oltre, verso il futuro, per loro, per le Gnome. E, bene o male, mi sono imposta di riemergere, e l'ho fatto.

Quindi, caro 2013, vedi di non copiare dal tuo fratello minore, perchè stavolta non so se ce la potrei fare.

Ti scrivo un po' di cose che mi auguro ci porterai:

1) buona salute per tutti
2) fine della crisi, con conseguente calo della disoccupazione
3) tante nascite
4) tanta allegria
5) soldi per la ricostruzione nella nostra terra terremotata
6) un governo nuovo, ma nel vero senso del termine
7) serenità e tranquillità diffuse
8) magari anche quell'aspirapolvere robot che gira per le stanze completamente autonomo...

Ok, l'ultimo punto è strettamente personale, ma tutti gli altri sono per tutti, più o meno...
Poi, se ho tralasciato qualcosa, sentiti libero di aggiungere a piacere, purchè si tratti di cose assolutamente positive!

A tutti i miei lettori, e non solo:

BUON ANNO!

sabato 29 dicembre 2012

Pillole 11

Micrognoma
"No, non hai vinto AFFATTO!"
"Guadda, ci sono la Lelena e la Linda!"
"Che confisione!"
"Si mangia la lingualla?", trad.:l'anguilla
"...E allora io ho piangiato..."666666666666

Gnoma di Mezzo
"E' illunimante!"
"Facciamo finta che sono una ristorantiera! Cosa vuoi mangiare?"
"Lo Zione ci ha moltificato i giochi!"
"Parliamocene!"
cantando:"Pace fondi nei cuoooor"
"Mamma, ci racconti quella storia del peratore con la principessa?"

Gnoma Grande
"Ecco: abbiamo fatto le addobbazioni di Natale!"

giovedì 27 dicembre 2012

Giornata di shopping

Sabato scorso, primo giorno di ferie per me, decidiamo di passare con Nonna Mimi una giornata dedicata allo shopping natalizio, così, con l'Astrobubu carica di donne, gnome comprese, siamo partite alla volta della Città della Moda.
In questo borgo fatto esclusivamente di negozi, per lo più di abbigliamento, abbiamo comperato vestiti per le gnome e i famosi jeans che da tanto dico di acquistare, e le gnome hanno ricevuto gli auguri e tre cioccolatini da Babbo Natale in persona.
Ma il bello è arrivato nel parcheggio.
Depositate nel portabagagli tutte le quarantasei borse che avevamo, caricate le gnome, ci accingiamo a partire verso Mantova per andare a mangiare pesce in quel ristorantino in centro, a carico di Nonna Mimi.
Seguo la freccia sull'asfalto che indica l'uscita dal parcheggio, ma, dopo aver fatto il giro completo, mi ritrovo al punto di partenza.
Ok, rifacciamo il giro, mi sarò persa l'uscita...
Anche la seconda volta ricapito nello stesso punto!
Vediamo un'altra auto che esce: dai, seguiamola e riusciremo ad andarcene da questo parcheggio!
Ma fatta una curva a novanta gradi, colui o colei che ci precede, svanisce nel nulla!
Deve per forza essere uscito in questo tratto del parcheggio!
Infatti tra due file di macchine posteggiate c'era uno stretto passaggio, nascosto e per niente segnalato!

"Mamma, per forza che non l'hai visto! Sei quasi cieca!", parola di Gnoma di Mezzo!

martedì 25 dicembre 2012

Auguri

Purtroppo non ho tempo di pensare
ad un augurio originale,
quindi di questa riga semplice
vi dovrete accontentare!

AUGURI DI BUON NATALE!!!

venerdì 21 dicembre 2012

La fine del mondo

Ieri sera, dopo il lavoro, vado a prelevare le gnome da Nonna Mimi.
Mi accoglie la Micrognoma:"Mamma, non ttovo più mio ciuccio!"
"L'avrai lasciato all'asilo!"
"No. Quando siamo arrivati, lo aveva. Poi lo ha appoggiato da qualche parte e non l'abbiamo più visto."
"Lo Zione ha alzato il divano, spostato tutti i cuscini, rovistato in tutta la casa, ma niente!"
"Voglio mio ciuccio..."
"Beh, andiamo a casa a vedere se c'è l'altro."

Arrivati a casa, iniziamo a cercare l'altro, ma niente, volatilizzato!
Dopo vari pianti e opere di convincimento, la Micrognoma si addormenta in braccio a me, sfinita dalla stanchezza e calmata dalle carezzine sulla guanciotta morbida.
La notte passa tranquilla, senza risvegli, per fortuna.

Il mattino non è altrettanto tranquillo...
"Mammaaaaaaa, voglio mio ciucciooooooooooooooooooo!!!!!"
"Non c'è. Adesso facciamo colazione, ci vestiamo e andiamo a vedere se lo hai lasciato all'asilo."
"Noooooooooooooooooooo!!! Voglio mio ciuccioooooooooooooooooooo!"

Segue crisi isterica della fanciullina, con Papozzo in sottofondo che bofonchia: "l'avevo detto che il problema sarebbe stato il mattino..."
Ho seriamente temuto che fosse la nostra fine del mondo, tanto menzionata in questi giorni.

Pian piano la Micrognoma si convince, si lascia preparare e coccolare piagnucolante e triste.
Appena varcata la soglia della porta dell'asilo, corre verso il suo armadietto e urla felicissima:
"Ecco mio ciuccio!!!"

Così, dopo aver lavato il ritrovato oggetto indispensabile alla tranquillità famigliare e aver raccontato alle maestre l'accaduto, le è stata concessa in via del tutto eccezionale, una ciucciatina straordinaria, prima dell'inizio ufficiale della mattinata scolastica!

Poco fa, Nonna Mimi:
"Sai, ho trovato il ciuccio! L'aveva appoggiato sul seggiolone...ma non ci abbiamo guardato dopo averlo messo nello stanzino..."

Tra l'altro, per la cronaca, a casa non usa più il seggiolone da tempo immemore, ma dalla nonna pare non si possa mangiare su una normale sedia...

mercoledì 19 dicembre 2012

Buongiorno

Ieri...

Svegliarsi con una telefonata spiazzante.
Impiegare qualche secondo per realizzare, per capire.
Preparare la colazione per le gnome con mille pensieri che razzolano in un ineccepibile ordine sparso.
Fare cose senza senso, tipo guardare le tazze vuote e non sapere cosa fare.
Se davvero il mondo deve finire, che lo faccia quanto prima, che ormai sono stanca.

Poi, pian piano, tornare a ragionare, darsi delle priorità, pianificare la giornata, che tanto poi non si sa, meglio andare un passo alla volta.
E, in ultimo, pensare che poteva andare peggio, che, alla fine, tutto tornerà quasi come prima.
Senza conseguenze gravi per nessuno.
Che è andata di lusso.

E poi dicono buongiorno...

giovedì 13 dicembre 2012

L'intruso

Qualche giorno fa, di ritorno da scuola, insieme ad un amichetto, le gnome hanno fatto il Presepe.
Incredibile ma vero, sotto l'attento controllo di Nonna Mimi, che dava anche spunti creativi, nessuna statuetta è andata rotta!!!
Abbiamo le montagne, il laghetto, la stradina ghiaiata, la capanna (in verità un po' malconcia, visto l'utilizzo a mo' di seggiolino che ne ha fatto la Micrognoma!), la cometa, il Bambinello (che, si, qui è già nato, dopo aver fatto più volte il giro di tutta la casa nelle mani della sopracitata fanciulla...).
Insomma, un vero Presepe a regola d'arte, con le lucine e il cielo stellato, i pastori e le pecore, il pizzaiolo (non chiedetemi nulla, sono le statuine che regala Nonna Mimi...) e la donna che fa la polenta, il falegname e il fabbro.
Non manca nulla.
Anzi, c'è anche qualcosa in sovrappiù!

 
Eh, si, perchè poi è arrivato lo Zione, che trascinato dall'onda della statuetta new entry del pizzaiolo, ha coinvolto le gnome nell'adattamento ai giorni nostri dei servizi forniti alla famigliola nella capanna...

Vediamo chi indovina....



lunedì 10 dicembre 2012

Pillole 10

Micrognoma
"Mi dai il soffoletto che mi devo soffiae i'nnaso?"
"Ho mangiato il tochetino col purè!"
"Dammi il lanello, pe'ffavoe"
"La gnoma di Mezzo va a fare il baccino."


Gnoma di Mezzo
"Ho la manilcolia..."
"Sto stando ferma, ma sudo!"
"La piedratta mi dirà che devo fare il vaccino!"
"Spostatevi: mi state strifolando!"


Gnoma grande
"Ma soffri di annesia?"

venerdì 7 dicembre 2012

Bamco

Oggi vorrei sottoporre all'attenzione dei miei 42 affezionati lettori una spinosa questione, trattata in modo molto esaustivo dalla collega blogger, nonchè ritrovata compagna di stanza durante il mio terzo parto,
Mammalessia.
A voi le riflessioni, e magari qualche aiutino, seguendo i consigli di questa trimamma speciale!

mercoledì 5 dicembre 2012

Inflazione

"Mamma, mi dondola un altro dente."
"Fa' vedere...si, dai, tiralo un po', è quasi staccato!"
"Ma no, che mi fa male!"
"Apri...Posso tirare io?"
"Naaaaaa!"
"Ma dai, che poi arriva la fatina dei denti..."
"Massì, guarda che lo so che i cinque euro sotto al cuscino li metti tu!"
"Io? Perchè io?"
"Sono sempre gli stessi cinque euro!"

Cara fatina dei denti, adeguati all'inflazione...

lunedì 3 dicembre 2012

Pranzo di classe

Il pranzo di classe della Gnoma Grande, che avrebbe dovuto essere ai primi di Giugno dell'anno scolastico passato, rimandato per ovvi motivi, è stato finalmente consumato sabato, in un piccolo e carinissimo agriturismo della zona.
Entrati, ci siamo sistemati nella lunga tavolata che era stata prepata appositamente per noi, i bambini tutti da un capo, in modo che si potessero alzare per andare a sgranchirsi le gambe tra una portata e l'altra, e noi genitori dall'altro, per poter parlare piacevolmente insieme.
Dopo qualche minuto di chiacchere varie, ricevo la chiamata dal Distretto Comprensivo Scolastico (ebbene si, insieme ad un'altra mamma presente, sono stata eletta rappresentante di istituto per le scuole del nostro paesino...): il segretario voleva la mia e-mail per potermi girare le varie comunicazioni. Ma proprio di sabato, e per di più alle 13???
Più o meno a metà pasto, Micrognoma e Gnoma di Mezzo sono venute a dirmi che avevano bisogno del bagno (se qualcuno conosce il motivo per cui la cosa avviene sempre a metà di un delizioso, profumato e succulento piatto, è gentilmente pregato di condividere), quindi ci dirigiamo ad espletare le nostre funzioni fisiologiche, ma, mentre una è impegnata nella suddetta attività, l'altra scosta la tenda della finestra, notando con entusiasmo che fuori ci sono asini, cavalli e galline: ho passato un quarto d'ora nel tentativo di farle uscire dal bagno, e ci sono riuscita solo promettendo loro che poi saremmo andati a vederli da vicino.
Papozzo, super-raffreddato, quindi semi-moribondo, non è riuscito a gustare molto le varie buonissime pietanze ("Non sento i sapori..."), ma pare che il gradevolissimo nocino portatoci come digestivo, abbia sortito lo stesso effetto di un potentissimo decongestionante nasale...
Al ritorno, davanti alla piazza del paese, ci accoglie un bellissimo albero di Natale tutto illuminato; così, dopo che durante tutto il tragitto mi sono scervellata per ricordare cosa fosse quella cosa che dovevo fare nel pomeriggio, mi è venuto in mente che dovevo portare le gnome alle prove per le canzoncine che dovrebbero cantare durante la rappresentazione del Presepe Vivente!
Purtroppo, la micrognoma si era addormentata, così abbiamo portato, appena in tempo, solo le due grandi...

venerdì 30 novembre 2012

Distacco

Ebbene si, l'ho venduta!
No, non la Micrognoma, anche se, in effetti, a volte, la tentazione è forte (ma non lo farei mai).

Stavolta trattasi dell'Enterprise, la mia macchinina storica, colei che mi ha accompagnato per tredici lunghi anni e che, da quando c'è la costante presenza del furgone di Papozzo, era confinata in un angolo del cortile, inutilizzata.
Con l'aiuto dello Zione e dintorni, in una settimana è uscito un acquirente bisognoso di una auto piccola e maneggevole, economica e in buono stato, come l'Enterprise!

Però adesso un po' mi dispiace...
Ricordo la prima volta che l'ho guidata, la prima volta che l'ho lavata (io, mica al lavaggio automatico, per la paura che si graffiasse la vernice!), la prima (e unica!) volta che ho tamponato...

Ma, a volte, bisogna anche guardare avanti, adeguarsi alle esigenze della famiglia, adattarsi a guidare per sempre, o almeno per molto, l'Astrobubu, per niente piccola e maneggevole, con tremiladuecentosette sensori che suonano, supertecnologica...che però non riesco ad apprezzare al massimo, come invece riesce a fare Papozzo...

Affronterò dignitosamente il distacco, mettendo in cornice la fotocopia del libretto di circolazione.

mercoledì 28 novembre 2012

Gnome 2.0

Lo Zione ha un tablet.
Ovvio che le gnome ne sono affascinate, rapite, estasiate, quando permette loro di "aiutarlo".

E così accade che la Micrognoma, non ancora treenne, arrivi, mentre sto usando il mio pc, e con il suo ditino cerchi di far scorrere le immagini sullo schermo...

domenica 25 novembre 2012

Bastava chiedere

Ora di andare a dormire.
"Mamma, non trovo Leo. L'hai visto per caso?"

Leo è il peluches senza il quale la Gnoma Grande non va a letto. L'oggetto transizionale che la accompagna ovunque da sempre, quello che si è fatto millanta volte il tragitto nido-casa e viceversa prima, e quello materna-casa e viceversa poi. Quello che è stato portato in verie località di mare, a casa di Nonna Mimi e in molti altri  eventuali posti in cui abbiamo dormito.

"L'ultima volta che l'ho visto, ce l'aveva la Micrognoma. Mi pare che lo abbia messo nel suo zainetto dell'asilo."
"Non c'è."

La Micrognoma dormiva da un po', quindi la possibilità di chiederle dove l'avesse nascosto, è stata scartata subito.

"Ok. Guardiamo un po' in giro..."

Mezz'ora più tardi, dopo aver guardato ovunque in tutta la casa, abbiamo desistito; la Gnoma Grande, per la prima volta in sette anni abbondanti, ha dormito con un sostituto chiamato Orecchino, accontentandosi, seppur con somma rassegnazione, ma strappandomi la promessa che la ricerca sarebbe continuata il giorno successivo.

Infatti, la mattina, non appena la Micrognoma ha aperto gli occhietti:
"Ma dove hai nascosto il mio Leo?"
"Ne 'mmio szaino!"
"Non c'è, abbiamo guardato!!"

Segue corsa frenetica a piedi nudi della Micrognoma che, arrivata al suo zaino, estrae da una taschina piccola piccola, il super ricercato peluches. Non è dato sapere come sia riuscita a farcelo stare, chiudendo anche la cerniera, visto che ha fatto una fatica smisurata a tirarlo fuori.

Poi, con tutta la naturalezza possibile, come a dire ma dove cavolo avete guardato?:
"Eccolo!"

Bastava chiedere, no?

sabato 24 novembre 2012

Sogni

Stamattina, quando si è svegliata, la Gnoma di mezzo si è fiondata nel lettone per raccontare il suo sogno, che, a dire il vero, non ho ben capito se era bello o brutto, ma sicuramente la aveva colpita.

"Allora, mamma, c'erano otto Sette nani..."
"Otto o sette?"
"Otto Sette nani! Sette è il cognome!"
"Ah..."
"C'erano otto Sette nani, poi c'era la Matrigna che faceva mangiare a Biancaneve mezza mela avvelenata e lei mangiava quella non avvelenata, poi mori... morinno tutti..."
"Morinno???"
"Si, sono morti!"
"Ah..."
"Poi...ho fame, andiamo a fare colazione?"

venerdì 23 novembre 2012

Fronti opposti

"Micrognoma, hai la febbre. Oggi niente scuola."
"Ma io vojio andae a 'ccola!"
"Quando si è ammalati non si può andare, perchè altrimenti poi si fanno ammalare anche tutti gli altri bimbi..."
"Uff...Io vojio andae a 'ccola!!!"
"No. Stamattina vanno solo la Gnoma Grande e la Gnoma di Mezzo."
"Mamma, ma io non voglio andare senza la Micrognoma!"
"Ma tu, Gnoma di Mezzo, non sei ammalata!"
"Io vojio andae a 'ccola!!!"
"Va bene, quando ti passa la febbre, ti porto. Ora vanno solo le gnome grandi"
"No, io resto a casa."
"Centi! Non ho più 'a febbe!"
"Invece scotti ancora."
"Posso stare a casa con la Micrognoma?"
"No. Tu vai, così fai un bel disegno nuovo per la Mamma che se lo porterà al lavoro!"
"Si, tutto colorato!"

Queste opere di convincimento su due fronti opposti mi sfiancano...

mercoledì 21 novembre 2012

Thanksgiving e Ko

Avrei voluto scrivere un lungo post sul Thanksgiving che si è svolto al mio paesino domenica, con tanto di pranzo, cavalli e carrozze per i bimbi (e non solo), intagliatore di zucche, musica, vin brulè e caldarroste...
Ma l'aver passato una giornata fredda e ventosa all'aperto mi ha messo Ko.

Fatto sta che lunedi mattina avevo uno di quei mal di testa da paura, che ho fatto appena in tempo ad uscire per tre commissioni basilari per la sopravvivenza della famiglia, per poi buttarmi sul divano appena rientrata e cadere in una specie di letargo ristrutturante, dopo essermi munita di noccioline bollenti attorno al collo.
Ma l'infame dolore non passava.
Ho provato ad alzarmi per apparecchiare la tavola, ma tutto girava intorno a me, e il senso di nausea saliva, così sono tornata a sdraiarmi.
Papozzo è arrivato in aiuto: si è spaventato e voleva portarmi al pronto soccorso, ma l'ho fatto desistere!
Come poche volte in vita mia, non avevo per niente fame, e questo è un sintomo di notevole malessere; chi mi conosce, sa! Papozzo, in compagnia di Nonna A., ha apparecchiato, ha mangiato, si è seduto in poltrona di fianco a me, senza che io, entrata in uno stato di catalessi guaritrice, mi accorgessi di niente.
Dopo qualche ora di totale estraniamento dalla realtà, mi sono ripresa un po', ed ecco la fame, il primo forte segnale di miglioramento!!!

Le gnome sono state ritirate dalle rispettive scuole da Nonna A., che nel tragitto ha spiegato loro che la mamma non stava tanto bene, così quando mi hanno visto sdraiata sul divano, chi un bacino, chi una carezza, chi una parola sussurrata, mi sono venute a coccolare!
Per loro, almeno per le due piccole, questa era una novità: in effetti, l'ultima volta che ho avuto un attacco di cervicalgia così forte avevo la terza pancia già molto avanti!
E poi, solitamente anche se non sono in formissima, cerco di fare ugualmente quello che devo fare, anche perchè se resto indietro, soccombo!!!
Infatti, più tardi, ho stirato!
Ma ho dovuto rinunciare, patteggiando con il dottore, a due giorni di lavoro!!!
Oggi, però, mi rendo conto che avrei dovuto ascoltare il medico, perchè forse un'altra giornata di (relativo) riposo mi avrebbe fatto bene.
Penso che, si, la colpa più grande sia stata del freddo e dell'umidità raccattata a stare all'aria aperta in una giornata non proprio adatta, ma che questi malanni siano anche segnali che il mio fisico dà quando sto tirando troppo la corda...

martedì 20 novembre 2012

Smemorandum 2

Essere in lista per le votazioni del consiglio di istituto come rappresentante dei genitori e ricordarsi di andare a votare cinque minuti prima della chiususra dei seggi perchè qualcuno ti chiede se sei andata.

Mi è successo...

venerdì 16 novembre 2012

Procedure

Ieri sera.
"Allora, qualche novità a scuola?"
"No."
"Cosa avete fatto di bello?"
"Abbiamo fatto la verifica di scienze."
"E come è andata?"
"Bene! Ho preso 10!"
"Su che argomento?"
"Le piante. Sai, domande tipo a che cosa servono le radici, quale è il compito delle foglie..."
"E poi?"
"Poi per la ricreazione abbiamo insegnato a J. come è nato."
"???" sguardo tra il perplesso e l'esterrefatto
"Si, mamma: non lo sapeva!"
"Quindi?"
"Quindi gli abbiamo spiegato tutte le procedure!"
"Scusa, ma che procedure?"
"Ma si, sai, la storia del semino che va nella pancia della mamma, e poi nasce il bimbo!"

martedì 13 novembre 2012

I conti tornano

Sei paia di stivali.
Comperati tutti nello stesso negozio, insieme alla borsa, acquisti di cui ho parlato qualche giorno fa qui.
Alla cassa ci siamo raccomandate, sia io che Nonna Mimi, che ci accompagna sempre in questi casi, di controllare bene che tutto fosse a posto.
Il ragazzo addetto, mentre apriva le scatole per accertarsi che non ci fossero problemi, ci ha risposto, anche un po' scocciato:"Si, non si preoccupi, le controlliamo sempre tutte, per prassi..."

Tre paia, iniziati ad usare dal giorno successivo, e tre tenuti in serbo da sfoggiare per una cena sabato sera; le gnome piccole, dopo aver indossato le loro nuove calzature, vanno da Papozzo a mostrare quanto sono carine; nel frattempo, estraggo dalla scatola quelli della gnoma grande, notando che...

...sono due sinistriiiiiiii!!!!!!!

Per fortuna la fanciulla ha capito il disguido, non si è arrabbiata ed ha accettato di indossare i soliti stivali, tra l'altro molto belli, anche se già vissuti, mentre le sorelle avevano calzature intonse.

Ora, però, devo trovare il tempo di tornare al negozio per cercare di ovviare al problema, sperando nella clemenza del personale, dal momento che ho anche perso lo scontrino!!!

Dalla prossima volta, prima di tornare a casa, li controllo tutti io!!!
Perchè chi fa da sè, fa per tre!!!
E in effetti, due (che controllano) per tre (gnome) fa sei (paia di stivali): i conti tornano!

venerdì 9 novembre 2012

Opinioni

Quasi tre anni or sono, più o meno, molti conoscenti fermavano me e il mio pancione per chiedere svariate cose, ma quando, sfoggiando un sorriso smagliante e ricco di orgoglio, svelavo il nome della futura gnoma, alcuni rimanevano perplessi, con l'espressione titubante, incerti su cosa dire, altri addirittura espletavano il loro quasi disappunto per un nome che scusa, ma non è da maschio?
L'apice venne raggiunto quando a mia suocera venne detto, testualmente:"I nomi delle altre due gnome sono bellissimi, ma con la terza hanno proprio sbagliato!"
Ricordo che mi infervorai non poco, primo perchè il nome deve piacere ai genitori, che lo scelgono per i più svariati e personali motivi, secondo perchè non mi piacciono le critiche gratuite, visto che fino ad ora c'è libertà totale per questo tipo di scelte, e terzo perchè va bene essere diretti, ma un minimo di delicatezza nell'esprimere i propri pensieri ci vorrebbe!

Fatto sta che adesso, dopo tutto questo tempo, sono curiosa di sentire se quelle opinioni siano cambiate; ne ho il forte sospetto, visto che il nome in questione è stato scelto da un personaggio famoso che diventerà mamma tra non molto...

Non mancherò di tenere aggiornati i miei fedeli trentotto lettori.

lunedì 5 novembre 2012

Pillole 9

Micrognoma:
"Leggio una 'ttoia: quella di Cupaccetto 'Osso?"
"I pulcini pii, i pulcini pii, i pulcini piiiiiiii" (cantando...)
"Ho sete. Voiio un giocco di l'acqua."

Gnoma di mezzo:
"Ceniamo una canzoncina!"
"E' la quintesima volta!"
"Mamma, il tuo cognome come si chiama?"
"Sai che gli è venuta la balaria?!"
"Sono una super eroa!"

Gnoma grande:
"Mamma, devo fare la scheda a pagina 16 del sushidiario."

sabato 3 novembre 2012

Tenerezza e orgoglio

L'altra sera Papozzo era in preda ad uno di quegli strani malori non ben definiti che rendono la classe dei mariti temporaneamente inabili a qualsiasi gesto, movimento o discorso.
Non ha cenato, lamentava mal di testa e freddo, ma non mi sembrava scottasse.
Dopo essere rimasto sul divano coperto con un pile di Winnie the Pooh per un paio di orette (concedetemi l'immagine decisamente bucolica), si è trascinato silenziosamente a letto, senza proferire verbo.
Ad essere sincera mi ero anche preoccupata.
Appurato quindi che docciare le gnome sarebbe toccato a me sola soletta, mi sono organizzata e, dopo aver lavato e pigiamato le tre fanciulle in un tempo record, le ho piazzate in salotto, splatterate su divani e poltrone, cosparse con vari personaggi Disney sotto forma di copertine, e mi sono defilata per una veloce pausa rilassante sotto un bollente getto di acqua.
Quando sono tornata dalle gnome, ho trovato la grande che, con fare dolcissimo, sistemava sul divano e copriva con cura attentissima la micrognoma, dopo averla tolta dalla poltrona dalla quale stava scivolando, essendosi addormentata in una posizione improponibile.
Ho provato una tenerezza infinita e contemporaneamente un orgoglio ridondante per la mia settenne, così matura e responsabile verso le sue sorelline, tanto da fare le mie veci in quel breve lasso di tempo. E mi sono commossa.

venerdì 2 novembre 2012

Parzialmente


Mi ero ripromessa, come ho raccontato qualche tempo fa qui, di comperare una borsa e un paio di jeans.
Ebbene, dopo una lunga e laboriosa ricerca, ho parzialmente posto rimedio:
 
 
Comoda, con la tracolla, per ovvi motivi.
L'ho trovata quando sono andata con le gnome ad acquistare gli stivalini e, lo confesso, ho impiegato più tempo nella scelta dell'accessorio per me che per provare  e scegliere due paia di stivali per gnoma, che uno non basta, non si arriva mai oltre Natale...
 
Per i jeans, invece, l'attesa si prolunga, finchè non avrò il tempo di andare a provare tutti i modelli nel mio negozio di fiducia, rigorosamente da sola...

mercoledì 31 ottobre 2012

Smemorandum 1

Da oggi saltuariamente ci sarà questa rubrica, senza cadenza fissa, così, quando capita...

Sostanzialmente una pillola di smemoratezza...


Andare a fare la spesa all'ipermercato con in tasca un buono spesa da 20€, utilizzabile fino a domani, e non usarlo.

Mi è successo...

domenica 28 ottobre 2012

Non c'è

"Ma dov'è il telecomando?"
"Non so...Guarda sul divano! Le gnome giocavano con lo Zione oggi pomeriggio e la tv era accesa."

....

"Non c'è. Ho smontato tutto il divano, le poltrone, guardato sotto, dietro, ovunque, ma non c'è!"
"Ora ti vengo ad aiutare..."

....

Dopo un'ora di ricerca incessante, dopo aver chiesto allo Zione  se per sbaglio o per caso fosse finito involontariamente in una delle sue tasche, dopo aver chiesto a Nonna Mimi se la micrognoma lo avesse infilato più o meno involontariamente nella sua borsa, dopo aver ormai perso le speranze, rassegnati a cambiare canale col pulsantino...

"Nei cestoni dei giochi ho guardato io, non c'è."
"Ma li hai vuotati?"
"No, se è finito lì, sarà sopra!"

Broooom...
(Rumore dei giochi che escono modello valanga spargendosi sul pavimento)

Ecco apparire quell'accessorio pieno di tasti colorati senza del quale la tv non è la stessa di sempre, accompagnato dal ghigno di soddisfazione di Papozzo:
"Nei cestoni avevi guardato, eh?"

martedì 23 ottobre 2012

Sant'Orsola per due

Domenica è stata una giornata piuttosto intensa.
Partiti prestissimo, avvolti da una fitta nebbia, abbiamo percorso, insieme ad un gruppo di amici, un sacco di chilometri, per arrivare in un paese a tratti così simile al nostro, ma che ci ha insegnato molto in poche ore.
Ebbene, tra la Pro Loco del nostro paese e quella di Casaletto Ceredano è avvenuto un gemellaggio, ed è per questo motivo che siamo stati accolti con la banda, che il parroco ha ritardato la Messa per attenderci, che ci hanno offerto un pranzo ricco di prodotti tipici e invitato a visitare tutte le attrazioni della sagra di Sant'Orsola.
C'è stato uno scambio di doni, la consegna di una raccolta di fondi per la nostra popolazione terremotata, ma anche uno scambio di amicizia, insomma una bella giornata in compagnia di gente simpatica e gioviale.
I nostri bambini, anzi, le nostre pargole, visto che la rappresentanza era totalmente in rosa, si sono divertite tra gonfiabili, truccabimbi, carrozze con splendidi cavalli e, ultima ma non meno spassosa, la cuccagna, che non vedevo dai tempi di...lasciamo perdere!!! Avevo un'età ancora composta da una sola cifra!
Al ritorno, le gnome, che avevano fatto merenda prima della partenza con caldarroste (nonostante il clima non fosse proprio adattissimo, visto che c'era un sole proprio caldo!), pizzette e pane e salame, se la sono dormita di brutto, non svegliandosi nemmeno durante la pigiamazione e il trasferimento nei rispettivi letti, una volta a casa.

Una giornata intensa, ma che ci ha dato alcune ore di serenità e lasciato bei ricordi.

Ma anche il lunedi non è stato da meno: due visite nella stessa mattinata, a molti chilometri da casa.
Ci siamo, infatti, recati al Sant'Orsola a Bologna, dove avevamo appuntamento in un padiglione per il controllo della gnoma di mezzo e, un'ora e mezzo più tardi, in un altro, per la micrognoma.
Abbiamo fatto le corse, io e Papozzo, destreggiandoci tra infermiere e dottori con barba folta e nera che impaurivano le gnome, e, dato che non ci piace vincere facile, dimenticando di ritirare il referto della prima visita in ordine cronologico; abbiamo provveduto al recupero prima di lasciare l'ospedale.
Ma tutto è bene quel che finisce bene: per la gnoma di mezzo, controllo tra un anno, mentre per la micrognoma, null'altro da fare, perchè il suo problemino si è autoeliminato!

sabato 20 ottobre 2012

Meglio


Gnoma grande, sette anni, ieri a cena:

"Mamma, ma secondo te, per me, è meglio il liceo linguistico o quello artistico?"

mercoledì 17 ottobre 2012

Vortice

Ieri, all'uscita da scuola, la gnoma grande mi corre incontro con aria frizzante:
"Mamma, possono venire a giocare a casa nostra M., S., V. e J.?
"Tutti insieme oggi???"
"Si!"
"Ma proprio tutti insieme???"
"Si!"
"Non si può fare uno alla volta?"
"Daaaaaiiiiiiii Mamma...."
"Va beneeeeeee...."

Dopo un'oretta circa, in salotto sala giochi correvano, saltavano, urlavano in un caotico vortice sei bambini, qualche bambola, svariati peluches e alcune varie ed eventuali, tra cui un hula hop e un passeggino giocattolo. Per fortuna uno dei compagni con cui la gnoma grande aveva preso accordi ha dato buca.
Per riposare le mie orecchie e quelle di un papà e di una baby sitter che accompagnavano due dei nostri ospiti, ho avuto la geniale idea di pronunciare la parola pizzette: abbiamo così potuto godere di circa quindici secondi di relativa pace. Altrettanti ne abbiamo ottenuti grazie al succo di frutta.

Quando il pomeriggio ludico volgeva ormai al termine, i protagonisti iniziavano a dare a vedere i primi cenni di stanchezza; non ho notizie precise riguardo agli altri tre, ma le mie gnome sono crollate spossate sul divano subito dopo cena, con grande apprezzamento da parte mia, visto che ho potuto così farmi una doccia in pace, cosa che da tempo immemore non accadeva!


lunedì 15 ottobre 2012

Pillole 8

Micrognoma
"Io spingio la pancia, cojì faccio la cacca!"
"Mi dai lo uovutt?"
"Buoni quetti bongoloni!"


Gnoma di mezzo
"Mamma, questo è il tuo postiglio?"
"Mamma, mi sono data due corporanti, uno per non sudare e uno per profumare."
"Guarda: sono identice!"

Gnoma grande
"Aspetta che gli faccio l'iniettazione!"
"Ti prometto che farò la sciocca solo quando è il momento."
"Devo escugitare qualcosa..."

venerdì 12 ottobre 2012

Degna figlia

La gnoma grande, che va a scuola in bici quando non piove, accompagnata da me o da Papozzo, ieri, all'uscita dall'orario pomeridiano, doveva andare, insieme alle sorelle, accompagnate da Nonna Mimi, al compleanno di un compagno.
Prese (tutte, nonna compresa) dalla smania di recarsi alla festa, si sono scordati la bici nel cortile della scuola. Saranno i geni comuni...
Fatto sta che nessuno si è accorto che la bici mancava da casa, nemmeno io, cosa comprensibile dato che torno dal lavoro che c'è buissimo. Me ne sono accorta stamattina, quando ho riaccompagnato l'ignara fanciulla, e ho visto una biclettina rosa che assomigliava tanto ad una che conosco...
"Hai lasciato la bici a scuola, ieri?"
"...Forse si..."
"Non è la tua quella?"
"Si!"

Degna figlia di sua madre...

giovedì 11 ottobre 2012

Segnati dentro

Due notti fa...

Bruuuuummmmm

Guardo la sveglia: 03.36.
Controllo le gnome: dormono, ignare.
Papozzo è ancora sul divano, addormentato davanti alla tv inesorabilmente accesa senza motivo. Lo sveglio, senza dire che cosa sospetto fosse quel rumore.
Si alza dal giaciglio temporaneo di ogni sera, forse non ben cosciente, e si viene a coricare a letto.
Il tempo di sentirlo iniziare a russare lievemente, che, di nuovo:

bbbbrrrrrrruuuuuuuuuummmmmmmmmmmmm

ma stavolta più forte.
Le 04.42.
"Che cos'era questo rumore? Era il terremoto, vero? C'è stato anche prima, per quello che ti sono venuta a chiamare!"
"Non lo so..."
Apre la portafinestra: nessuno esce, nessun movimento.
Va in bagno, torna, prende il telefono, controlla il sito:
"3.36, magnitudo 2.5, qui vicino..."
"Allora avevo ragione!"
Le gnome non si svegliano, per fortuna.
Squilla il telefono fisso.
"Ma chi è a quest'ora?"
Si alza per andare a rispondere.
"Ma sono io! Chissà cosa ho fatto..."
"Spegni la luce in corridio."
"Lasciamola accesa, non si sa mai..."
"Ma la corrente va via, lo sai!"
"Vero..."
"Aspetta che mi tengo la torcia in mano!"
"Ecco, c'è anche la seconda scossa: alle 3.42, magnitudo 2.8, sempre stesso epicentro profondità 6 km."
"Uff. Quando potremo stare tranquilli?"
"Mah.."

Mi sono riaddormentata alle 5 passate, e alle 7, quando mi sono svegliata tenevo ancora la torcia ben stretta...

Siamo e restiamo segnati dentro.

martedì 9 ottobre 2012

Un po' più

"Ma tu hai delle preferenze?"
Questa domanda, posta un mattino prima di entrare al lavoro da una collega, parlando di figli, mi ronza in testa da un po'.
Ebbene, si, ho un debole per la gnoma di mezzo.
Nonostante cerchi di non fare differenze, di non darlo a vedere, lei mi ha preso un pezzo più grande.
Non so bene spiegare il perchè, forse per quel suo problemino che ha dovuto essere sistemato quando ancora non aveva due anni, che la faceva essere uno scricciolino che non dormiva se non in braccio e rigorosamente camminando per tutta la casa, o forse perchè è la cucciola della famiglia, quella che ti guarda con gli occhioni da cerbiattina e ti dice "Mamma, ti voglio tanto bene" oppure "Mamma, ho tanta voglia di te" senza un ben determinato motivo e in qualsiasi momento della giornata.
Non è che alle altre due voglia meno bene, darei un braccio per ognuna di loro, o qualsiasi altra parte del corpo, ma lei è, diciamo, speciale...
Come si fa a non mangiarla di baci quando, all'uscita dall'asilo mi abbraccia e, stringendomi con tutta la forza che ha, mi dice:"Mamma, mi sei mancata..."
Poi, ovviamente, mi stracoccolo anche le altre due, ma lei, con quel puntino che pizzica quando cambia il tempo, lei che mi fa preoccupare appena dice "Ho male allo stomaco" anche se so benissimo che non è niente di grave, magari ha solo mangiato troppo, lei è sempre un po' più.
Non mi sento proprio in pace con me stessa ad avere questa discriminazione nel cuore, ma ci devo convivere, perchè non riesco a scacciarla, ad eliminarla, è più forte di me.
Ma mi pervade quel senso di inadeguatezza, di disagio, di paranoia per quel che mi sembra di far mancare alle altre due gnome...insomma, quel groppo alla gola.

sabato 6 ottobre 2012

Il pacco sorpresa

Ieri pomeriggio sono andata a riprendere le gnome piccole alla materna.
Mi accoglie la collaboratrice scolastica, più comunemente conosciuta come bidella, almeno ai miei tempi.
"Oggi hai il pacco sorpresa."
Osservo il sacco nero con tanto di fiocco, accanto agli zainetti delle gnome, con fare sospetto; dopo circa due nanosecondi, capisco.
"Noooo!!! Micrognoma, cosa hai fatto?"
"A cacca nelle mutande!"
"Dire nelle mutande è riduttivo: l'ho dovuta spogliare tutta, da capo a piedi, e le ho praticamente fatto la doccia., perchè lei è andata in bagno da sola e ha cercato di pulirsi, spiaccicandosi tutto addosso!"
"Mi spiace....Dimmi che c'era tutto quello che ti serviva nello zaino, che non ho dimenticato niente..."
"Si, tranquilla: c'era tutto."

Per fortuna, una strana sensazione di preveggenza mi aveva convinto ad aspettare il rientro delle gnome per accendere la lavatrice.

giovedì 4 ottobre 2012

Fraintendimenti

"Mi dovresti portare a xxxxxxxxx, a riprendere il furgone."
"Adesso? Ho appena iniziato a stirare..."
"Mi ha telefonato il meccanico che è pronto."
"Ok. Gnome, state lì in giardino con la nonna che devo accompagnare Papozzo a riprendere il furgone!"

Papozzo si dirige verso il lato passeggero dell'Astrobubu, al che io chiedo:
"Non guidi tu?"
"No, che poi devi spostare il sedile, lo specchietto...Hai una pastiglia per il mal d'auto in borsa, per caso?"
"No. Ma sai che sei carino?"

Lungo la strada, dopo qualche minuto...
Driiiiin   driiiiin...(suono onomatopeico che simboleggia il telefono, ma ormai non più emesso da nessun aggeggio...)
"Cosa c'è?"
...
"Ma non dal dottore! A prendere il furgone!"
...
"Si, tutto a posto. Ciao."
Click.(Idem, come per il suono di cui sopra...)

"Chi era?"
"Nonna A. La gnoma grande ha capito male, le ha detto che mi portavi dal dottore. Credeva che mi fossi fatto male."
"Ok. La prossima volta lascio un biglietto per evitare fraintendimenti."

lunedì 1 ottobre 2012

Spesa con i botti

Cose che capitano.
Dimenticare quando si è troppo presi da millanta cose/impegni/problemi è normale.
E mi risolleva il morale sapere che non succede solo a me.

Mentre sono tutta presa nel fare la spesa all'ipermercato dopo l'uscita dal lavoro, mi arriva un sms della Zia Pasticcera nonchè collaboratrice scolastica nella scuola della gnoma grande: Passa a prendere la bici della gnoma che è rimasta a scuola.
La chiamo.
"Perchè la bici è rimasta a scuola?"
"Perchè ho portato a casa io la gnoma. Nessuno l'è venuta a prendere..."
Avete presente quei draghi a cui esce il fumo dalle narici quando si arrabbiano?
Ecco. L'immagine rende bene come mi sentivo.
Indago: Papozzo è tornato tardi dal lavoro e non ha avvisato Nonna A.; Nonna Mimi era convinta che andassero loro, così la gnoma è rimasta ad aspettare...

Poi, però, mi è accaduto un fatto degno di essere oggetto delle altrui risate, perchè io, di ridere, non avevo proprio voglia!
E questo imprevisto ha ridimensionato la mia collera.
Ebbene, stavo facendo la spesa, come ho detto, munita del fantastico salvatempo, felice di avere quasi finito. Mi avvicino alla cassa automatica per pagare con la carta di credito, come sempre, del resto, ma all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, un pensiero sconfortante mi coglie: oggi è il primo di ottobre!
Embè, direte voi...
Il fatto è che la carta di credito che avevo nel portafogli scadeva il trenta settembre e quella nuova, tutta luccicante, giaceva intonsa nel cassetto del mio comodino!
Ho dovuto chiamare Papozzo in aiuto.
Ho perso un abbondante quarto d'ora, che con i ritmi che ho, non è poco!
E  ho insultato la mia persona fino ad autodemoralizzarmi.
Perchè io mi deprimo quando mi succede di dimenticare così stupidamente qualcosa.

La cosa positiva è che Papozzo, giacchè era lì, mi ha aiutato a caricare la spesa in macchina e, mentre eravamo tutti presi nelle nostre azioni di riempimento del bagagliaio, abbiamo sentito una botta tremenda: un ragazzo con una station wagon ha parcheggiato praticamente dentro una di quelle macchinette senza patente....



mercoledì 26 settembre 2012

Io valgo.

Corro.
Sempre.
Dal mattino quando mi alzo, fino alla sera quando, spossata, mi corico.
A casa, al lavoro, per strada, sia a piedi, che in bici, che in auto.
Poi capita che mi facciano arrabbiare, perchè le persone si creano problemi insormontabili che io vedo risolvibilissimi, se ci si mette un po' di buona volontà e un po' di quella sana (?) corsa che tanto mi appartiene.
Ieri sera mi sono arrabbiata un po' anche con Papozzo: ha speso sessagesitadue (no, non ve lo dirò mai quanto ha speso realmente!) euro per la nuova autoradio per il furgone. Ma che ti fa, anche il caffè? Ti paga le multe? Ti prepara il pranzo?
Era stata preventivata, si, per il bluetooth per il telefono, ma non a quel prezzo! Ci si poteva accontentare di qualcosina di più modesto!
Così ho pensato che sono due anni che preferisco pagare i corsi di questo e di quello per le gnome, piuttosto che spendere due euro per me, per un paio di jeans o per una borsa, ed è ora di piantarla.
A breve, nuova borsa, che da tre mesi la mia è macchiata e non  riesco a farla tornare come prima, nuovi jeans e, perchè no, lunghissima seduta dall'estetista.
Perchè io valgo.

sabato 22 settembre 2012

Pillole 7

Micrognoma
"Vengono i Chibiniei e ci fanno 'a mutta!"
"E' delocotato." (trad.:delicato)
"Ho cionno. Mi metti i'ccibama?"

Gnoma di mezzo
"Io voglio i capelli a casco!"
"Il pullminista...No, il corrierato..."
"Buoni, questi spaghetti con le bongole!"
"Adesso metto l'ogenizzante!"


Gnoma grande
"Bambo alle ciance!"

giovedì 20 settembre 2012

Complicato

Molto complicato.
Un premio complicato.
Questo:



assegnatomi da Eu qualche giorno fa.
Come può un premio essere complicato?
Semplice: leggete le regole e sopratutto le domande a cui dovrò rispondere e vi accorgerete!
Regole:
  1. Raccontare 11 cose di sè
  2. Scegliere 11 blogger con meno di 200 followers da premiare ed elencarli nel post
  3. Rispondere alle 11 domande che ci sono state poste da chi ci ha premiato
  4. Inventarne altre 11
  5. Non assegnare il premio a chi ce lo ha già assegnato
Partiamo!

Undici cose su di me:
1. Mi ritengo una persona socievole.
2. Mi arrabbio se mi cambiano i piani all'improvviso, mi devo preparare psicologicamente ai cambiamenti.
3. Non riesco a dire quasi mai di no. E' il quasi che mi frega!
4. Se mi metto a fare qualcosa, ci provo finchè ci riesco: devo vincere io!
5. Adorerei leggere, se avessi tempo e se riuscissi a non crollare dalla stanchezza.
6. Mi piacerebbe avere il tempo per fare un po' di sport; questa è una copertura per la mia pigrizia, in effetti...
7. Mi piacciono le cose e le persone semplici.
8. Ho un costume da trottola da indossare nelle giornate più impegnative.
9. Mi piace essere piuttosto diretta, anche se a volte rischio di essere fraintesa.
10. Cerco di essere una mamma bilanciatamente dolce ma severa.
11. Amo alla follia la mia famiglia.

Undici blogger da premiare:
1. alicedallanascita
2. Paolè
3. gab
4. aliceinNewland
5. velma
6. bonzomamma

Io ho finito le risorse...per cui ne metto solo sei. L'avevo detto, che era complicato!


Rispondere alle undici domande di Eu:
  1. Siete delle ottimiste o delle pessimiste? Pessimista cronica e inguaribile: penso sempre alla peggiore delle ipotesi, così sono preparata; poi, se va meglio, sono più felice.
  2. Chi mandereste a quel paese in questo preciso momento? Il cane della vicina che abbaia, latra, ringhia, mugola a tutte le ore del giorno e della notte. E anche la vicina, per solidarietà con la sua bestiola.
  3. Cosa cambiereste della vostra vita? Terminerei gli studi che ho abbandonato per cause di forza maggiore, ma che avrei potuto superare...
  4. Qual'è il vostro scrittore preferito?...Al momento Faletti, ma verrà spodestato dal prossimo autore preferito che mi si presenterà...
  5. ...Il libro di questa estate che vi ha colpito Purtroppo, il libro che mi ha colpito questa estate lo ha fatto in senso fisico, nel senso che è caduto dalla mensola durante una scossa di terremoto e mi è finito su un piede! E comunque era "Io sono Dio" di Faletti.
  6. Come avete passato le vacanze? Questo termine non è presente nel mio vocabolario 2012...
  7. Avete un'amica speciale? Eccerto!!!
  8. Badate alle apparenze? No.
  9. Meglio una vita perfettamente organizzata o un vivere alla giornata? (Non parlo di lavoro, ovviamente!) Per forza di cose, devo essere organizzata al millimetro, ma ho imparato a farlo giorno per giorno, perchè c'è sempre qualche imprevisto dell'ultimo minuto che spiazza.
  10. Cos'è che vi fa star bene La compagnia di persone che mi vogliono bene.
  11. Definitemi in poche parole cos'è per voi l'amore. E' un fiore grossissimo di due colori con tre girasoli vicini
Inventare altre undici domande:
1. Da uno a dieci, quanto vi definireste pazzi?
2. Quale è il vostro luogo preferito?
3. Quale è la vostra parola preferita?
4. E quella più odiata?
5. Se vi doveste dare un soprannome, quale sarebbe?
6. Quale è la cosa che vi fa più paura e perchè?
7. Una cosa che rimpiangete di non aver fatto.
8. Una cosa che rimpiangete di aver fatto.
9. Il vostro peggior difetto è...
10. Il vostro miglior pregio è...
11. Definitevi con una sola parola.
 
Non assegnare il premio a chi ce lo ha già assegnato:
ci posso provare, ma non garantisco...Troppo complicato!
     

martedì 18 settembre 2012

Poesia

Ieri ho ricevuto questa poesia, scritta su un foglio con disegno annesso, dalla gnoma grande.

Ci vuole un fiore.

C'era un fiore grossissimo
che era di due colori,
uno mamma, l'altro papà.
Tre girasoli i suoi figli.
Loro e la sua famiglia vissero per sempre felici e contenti.

Mi sono commossa.
Perchè sono solo cinque righe, ma dense di significato per me, che mi hanno fatto capire quanto lei ci veda uniti, tanto da percepirci come due colori di un unico fiore.
Perchè adoro i girasoli e lei si proietta, insieme alle sorelle, nel mio giardino preferito.
Perchè loro e la sua famiglia dà quel senso di ridondanza che, in certi casi, non è mai abbastanza.
Perchè ha solo sette anni e scrive queste cose.

sabato 15 settembre 2012

Fortuna

"Vuoi dei biglietti della lotteria?"
"Dammene sei, grazie."
"Ecco. Buona fortuna!"
"Ho seri dubbi: lei, la fortuna, mi evita benissimo! I premi?"
"Un salame, il terzo, una coppa, il secondo, e il primo una bici da uomo."
"Grazie."


"Servono tre anime innocenti per l'estrazione della lotteria!"
"Vai, micrognoma!"
"Terzo premio: numero xxx."
"Secondo premio: numero xxx."
"Primo premio: xxx."

Indovinate quale premio ha estratto la micrognoma, e sopratutto chi ha vinto una splendida bicicletta da uomo...

Vi do un indizio: è stata rimessa in gioco, poichè l'unico componente maschio della famiglia ne possiede già due, peraltro molto inutilizzate...

giovedì 13 settembre 2012

Emancipazione

Sono emancipata?
Io mi sento una donna emancipata.
Queste riflessioni traggono origine da un post, anzi due della solita mamma, che ha acceso una scintilla in me, ma non solo, come si nota leggendone i commenti.
Dicevo, quando si può dire di essere emancipate? Secondo me, quando il proprio carattere porta ad essere autonome il più possibile, capaci di cavarsela da sè in qualsiasi tipo di situazione, o almeno cercare di farcela, provarci fino all'inverosimile.
Io non mi fermo davanti a (quasi) nulla, prendo tutto come una sfida; tanto più se qualcuno sostiene che farò fatica, o, peggio, che non riuscirò affatto, io combatto per dargli torto.
Ora, l'immagine di una me guerriera, proprio non mi piace, ma rende bene l'idea.
Una delle battaglie che ho vinto con maggior soddisfazione in questo senso, e, ad essere sincera, senza nemmeno tanta fatica, è stata quella contro lo stereotipo del maschio che lavora quindi in casa non fa una cippa: Papozzo, cresciuto in una casa con nonna, mamma e tre sorelle, era abituato così. Ma quando ha capito che anche io lavoravo quanto lui, le cose si sono evolute senza troppi sforzi; in questo ha aiutato molto anche l'arrivo delle tre gnome.
Si, perchè ci devono essere delle priorità, che non sono spolverare o fare i letti alla perfezione tutte le mattine.
Le mie priorità, quelle che mi vengono in mente senza stare tanto a rifletterci, sono: la serenità della mia famiglia, un minimo sindacale di spazi miei, senza i quali non ci potrebbe essere il punto precedente, e il mio lavoro che, oltre a permettermi di partecipare al sostestamento della truppa, mi dà modo di realizzarmi come persona.
Ora mi piacerebbe sentire altre opinioni, altre priorità, altre voci...

sabato 8 settembre 2012

Semplice, o no.

Un altro?!? No, ma non ci posso credere...Che poi mi monto la testa....
Vabbè, ma 'sta cosa, alla fine, mi piace, quindi ringrazio Edvige che mi ha regalato il premio semplicity ,che va assegnato ai/alle blogger che nei loro post parlano di se stessi, ci raccontano le loro giornate, ci fanno vedere le cose dal loro punto di vista. Insomma, alle persone che fanno post in cui parlano di se, 



e mi incammino lungo il percorso indicatomi.

Ok: solo tre regole, sembra semplice.
In realtà, no, non lo è.

Già con il primo step, devo concentrarmi.

1)rispondere alla domanda fissa - che cos'è la semplicità ?

Definizione:

semplicità

[sem-pli-ci-tà] s.f. inv.
  • 1 Elementarità, facilità
  • 2 fig. Naturalezza, spontaneità, sobrietà
  • 3 fig. Chiarezza, concisione nell'espressione scritta e orale
  • 4 fig. Ingenuità, assenza di malizia
Per me, la semplicità è la cosa più ovvia da fare/dire, è la strada che costa meno tempo e fatica, la più probabile, la più diretta e, spesso, la più chiara. Quella che ti permette di raggiungere l'obiettivo, qualunque esso sia, nel modo meno sfaccettato, più lineare, che c'è.
Quella che sceglierebbe un bambino.
Infatti, a sostegno della mia tesi, provate a leggere la definizione che ho copiato qui sopra dal dizionario: non sono forse le caratteristiche dei bimbi?

Anche il secondo punto non è facilissimo, per me...

2)Dedicare un'immagine a chi ti ha donato il premio:_

Ecco come vedo Edvige:

Semplicemente, una inaspettata esplosione di curiosità, viaggi, immagini, racconti, e chi più ne ha più ne metta!!! In pratica, un vulcano!


La terza regola è per me quasi una missione impossibile, ma ci provo.

3)passare il premio a 12 blogger che si raccontano attraverso i loro post:


Ed ecco la mia lista di semplici blogger che parlano di loro stessi:
 Gab, mammafattacosi, lasolitamamma, Eu, Paolè, alicedallanascita, Velma, martahasflowers, dammilamanina, My blog therapy, ildiariodiondaluna, ilmondodipotolina.

Come al solito, non ho controllato se abbiano già ricevuto il premio in questione, o se non siano interessate all'argomento; comunque sia, massima libertà!

venerdì 7 settembre 2012

Pranzi anomali

Oggi, a tavola, durante il pranzo.

"Mamma, cacca!"
"Oddio, ma proprio adesso? Non l'hai già fatta, vero?"
"No."
"Andiamo, allora!"

E fin qui, niente di più anomalo del solito, visto che alla terza gnoma che si spannola, questo descritto sopra è un momento di quasi normalità, anche se non ho ancora capito bene cosa porti l'orario in cui si mangia ad essere uno dei preferiti per l'evaquazione. Ma tant'è e mi ci sono assuefatta.

"Mamma, ce l'ho anche io!" arriva urlando la gnoma di mezzo. Per fortuna la micrognoma, per ora, la fa solo nel vasino, lasciando così libero il posto per la sorella.

Con i due terzi della figliolanza impegnata in altre faccende, mi era già passato quasi del tutto l'appetito, che se ne è definitivamente andato quando, di ritorno dal bagno, la gnoma di mezzo, ha deciso di alternare un boccone di spaghetti con il pesce ad uno di brioches con la marmellata, dando vita ad uno dei pranzi più anomali a cui io abbia mai assistito.

mercoledì 5 settembre 2012

Piccole gnome crescono

Stamattina, primo giorno di scuola dell'infanzia per la micrognoma.
Abituata al nido, non ha avuto grossi problemi: non mi ha nemmeno salutata, accanto alla sorella mezzana, già presa da tutti quei colori, quei giochi e quei coetanei.
La mia piccolina, col grembiulino a quadretti rosa, lo zainetto identico a quello della gnoma di mezzo e la faccetta furbetta, in mezzo ad altri pargoli urlanti con le braccia tese verso le mamme nascoste dietro l'angolo col groppo in gola.
Quando sono tornata a prenderle, mi è stato detto che la gnoma di mezzo l'ha letteralmente accompagnata nella nuova avventura, mostrandole gli ambienti e aiutandola in bagno, come una mammina.

Una volta a casa le ho chiesto:"Come ti è sembrata la scuola nuova? Ti è piaciuta?"
"Ciiii...Ci ciono tanti bimbi! E tanti giochi! Pelò Giada fa 'llabbiale!"
"E tu sei stata brava?"
"Ciiii. Ci ciono i vatelini piccoli in bagno pel fale la pipì!"
"E tu l'hai fatta?"
"Ciiiii. Mamma, ci vado anche domani, a 'ccuola!"

Okkei: piccole gnome crescono...

lunedì 3 settembre 2012

Prima, durante e dopo

Prima
Il creativo: Papozzo ha fatto gli spiedini di frutta e li ha coreograficamente piantati in una anguria tagliata in modo originale da lui.
L'aiutante: Nonna Mimi ha preparato grappoli di palloncini da attaccare al cancello e alla porta di ingresso.
L'organizzatrice: io ho preparato le varie vivande, bevande e la tavola.
La Zia pasticcera: ha creato una torta, come da richiesta della festeggiata, a forma di cuore, con altri due piccoli cuori a fianco, farcita con crema alla frutta e decorata, seguendo i gusti della gnoma di mezzo, con ananas e pesca.


Durante
La festa è riuscita alla grande; abbiamo acceso la candelina a forma di quattro, quelle che formano la scritta auguri e quella musicale: praticamente c'era più fuoco che torta, ma poi a soffiare erano in tre, per la par condicio che vige sempre in queste cose.
Le gnome hanno aperto i vari regali, che, sempre per non far torto a nessuno, sono multipli di tre; tutte contente, hanno mostrato i loro tesori con un entusiasmo e una gioia inenarrabili.


Dopo
Quando siamo rimasti soli, con il salotto invaso di giochi, vestiti e carta da regalo rotta, eravamo stanchissimi.
Abbiamo gentilmente declinato una uscita serale, ci siamo spaparanzati su divani e poltrone, con le gnome splatterate qua e la, in ordine sparso, per poi andare direttamente a letto, senza passare dal via, un paio di ore più tardi.
Stamattina Nonna Mimi ha detto che non ha dormito perchè, a tenerle compagnia, aveva sullo stomaco il cinghiale di quella famosa pubblicità che passa spesso in tv:"Chissà se sia stato il salame, la torta o l'anguria???"

domenica 2 settembre 2012

Finalmente

Una serata alla festa della birra del paese vicino, con fresco, forse fin troppo rispetto a qualche giorno fa, pioggia, che non ha permesso all'artista di fare lo spettacolo in programma, e gnome affamate di tenera e saporita carne alla griglia.

Una serata in compagnia della Zia pasticcera e consorte, che stuzzicavano le gnome, le facevano divertire e ridere.

Una serata proseguita senza gnome, rimaste sorridenti e felici a dormire dai sopracitati zii, in cinque in un lettone, con aggiunta della Cugina adolescente (nonchè ex gnome-sitter) e scacciando lo zio in un misero letto ad una piazza e mezzo.

Una nottata senza nessuno che chiamava mamma a qualunque ora.

Una mattinata con colazione silenziosa e una calma che avevamo dimenticato.

Una mattinata per organizzare la festa per la gnoma di mezzo in tranquillità.

Un pranzo surrealmente quieto.

Poi, finalmente, si tornerà alla normalità.


giovedì 30 agosto 2012

Feste

Oggi è il quarto compleanno della gnoma di mezzo.
Sto organizzando una piccola festicciola per domenica, con poche pretese, tipo pane e salame e torta finale fatta dalla zia pasticcera, con tanti palloncini appesi ovunque e una candelina esplosiva.

Ricordo il mio parto lampo, molto veloce, talmente tanto che Papozzo stava per sentirsi male: "Mi gira la testa...troppo in fretta!"
Ricordo  che la ginecologa di turno quella notte voleva mandarmi a casa a mezzanotte e farmi tornare al mattino, ma io le ho risposto con un deciso "Io resto qui!", infatti alle 3.02 la gnoma di mezzo era già tra le mie braccia, e io avevo fatto notare alla dottoressa, con tanto di indice puntato contro, che "Lei tre ore fa voleva mandarmi a casa!"

Oggi pasticcini a sorpresa, e stasera è d'obbligo una capatina alla festa della birra al paese qui vicino, la stessa dove due anni fa esatti la gnoma di mezzo ha ricevuto gli auguri dal cantante dei Nomadi!
Auguri, gnoma di mezzo!

mercoledì 29 agosto 2012

Post di servizio

Date le molteplici richieste, che ho personalmente ricevuto da alcuni dei miei lettori, di segnalare eventuali enti che potrebbero avere bisogno di aiuti economici per la ricostruzione post-terremoto, mi sento in dovere di mettere il link del sito del nostro Comune, dove troverete l'IBAN che potrete utilizzare nel caso in cui vogliate fare una donazione.
Potrete consultare anche l'elenco delle donazioni già ricevute.
E, ovviamente, verrete poi messi al corrente dell'utilizzo dei fondi ricevuti.

Ne approfitto per menzionare la giornata passata con la delegazione di Gottolengo, che domenica ci ha portato due assegni di 8000 euro ciascuno, donati al paese, festeggiati con un pranzo in compagnia di alcune famiglie, tra cui noi. I generosi donatori ci hanno poi invitato alla sagra della patata che si svolge nel loro territorio il 7-8-9 settembre.

Uno degli obiettivi per cui saranno utilizzate le donazioni è la realizzazione del nuovo nido, del quale c'era già una bozza di progetto, per poter adibire ad altri usi il locale che lo ospita ora, dal momento che molte associazioni (tra cui, Avis e Pro loco, che hanno avuto e stanno avendo molte iniziative pro-aiuti) sono rimaste senza sede. Altri obiettivi riguardano la messa in sicurezza di alcuni edifici la cui precarietà compromette la viabilità delle nostre strade, chiuse o ridotte ad una sola carreggiata a senso unico alternato.

Quindi, donate, se vi va!


lunedì 27 agosto 2012

Come si chiama

Ieri sera, mangiando un cono gelato:
"Micrognoma, pulisciti la bocca!"
"Ci, va bene. Dammi il piccilolo."
"Si dice tovagliolo."
"Ci, tollololo."

Dopo qualche minuto, per verificare che avesse memorizzato il termine:
"Micrognoma, come si chiama quello che si usa per pulire la bocca?"
E lei, ridendo:
"Giubeppe!"

giovedì 23 agosto 2012

Pillole 6

Micrognoma

"Mamma, mi fai vedee come fai a fae i pannoloni con 'a cicca?" (trad.: i palloni)
"Cojì ci siamo cicchicate!" (trad.: rifrescate)


Gnoma di mezzo

"Al mare ci sono le stelle marine, i pesci e quegli altri animaletti...come si chiamano? I sottomarini?"
"Micrognoma, vai in pulizione!"


Gnoma grande

"Gnoma di mezzo, basta parlare! E' tutto il giorno che parli, parli, parli, come una radio atonica!"

mercoledì 22 agosto 2012

Tra il comico e l'impaurito

Da un cestone di giochi in salotto è riemerso Winnie the Pooh in versione tremolino: lo regalò Nonna Mimi alla gnoma di mezzo durante la sua permanenza in ospedale, due anni fa, per farla stare il più ferma possibile nei primi giorni dopo l'intervento.
Era da molto tempo che non lo si vedeva in giro, forse perduto tra bambole e pennarelli, tra puzzle e pupazzi, tra libri e pentolini; ma lui, imperterrito, è spuntato tra le manine irrequiete della micrognoma, che tira felice la corda che pende dal pancino del simpatico orsetto mangia-miele.
Durante un mio rarissimo e prezioso momento di privacy in bagno, sento la maniglia della porta cigolare e vedo una testolina riccia e bionda fare capolino e correre saltellante verso di me, incurante delle mie attività vitali di quell'attimo.
"Guadda, Mamma!!! Centi!" urla, appoggiandomi il pupazzetto contro una gamba, dopo aver tirato la cordicella.
Poi, fissandomi con una espressione tra il comico e l'impaurito: "Il tellemoto!!!"

martedì 21 agosto 2012

Otto anni

Stamattina ho ripensato ad otto anni fa, quando mi sono sposata nella chiesetta matildica di fianco a casa, piccola e semplice, addobbatissima di girasoli in quel giorno.
Ho ricordato il caldo che c'era al mattino, mentre estetista e acconciatrice mi rendevano carina, coprendo fino a renderlo invisibile anche quell'orrendo brufolone da stress che si era affacciato spavaldo sotto il naso, appena sopra le labbra.
Mi torna in mente lo sguardo di Papozzo quando mi ha vista, gli occhi che luccicavano come non li avevo mai visti prima, quasi mi sembrava più emozionato lui di me.
Come dimenticare, poi, al momento di uscire dalla chiesa, il temporale e la pioggia battente, e tutti gli invitati, amici e parenti che ci invocavano ad uscire; ovviamente io non ne ho voluto sapere, così abbiamo aspettato qualche minuto che smettesse.
La festa, il viaggio di nozze, la torta, le foto che ogni tanto vado a rivedere, magari con le gnome che si sforzano di riconoscere quello zio piuttosto che quella cugina: tutti bellissimi ricordi che emozionano sempre.
Ma mai come la foto che oggi Papozzo mi ha mandato via MMS mentre ero al lavoro e che mi ha fatto commuovere: le tre gnome reggevano uno striscione tutto colorato fatto da loro con la scritta a caratteri cubitali" BUON ANNIVERSARIO! "

sabato 18 agosto 2012

Troppo presto, troppo tardi

I pezzetti di zia sono esauriti.
Troppo presto: non è riuscita a trasferirsi nella sua nuova casa.
Troppo tardi: l'ho vista soffrire all'inverosimile nei suoi ultimi giorni.

Ciao, Zia E.

lunedì 13 agosto 2012

Delicatamente

Avete presente la storiella di "Al lupo, al lupo!"?
Ecco, si, proprio quella del pastore che prendeva in giro i paesani facendoli accorrere in suo aiuto quando non ce n'era bisogno, e che poi, quando realmente ci sarebbe stato bisogno, quelli non andarono perchè convinti che sarebbe stata un'altra beffa.
Io ho trattato così l'astrobubu, l'auto che suona per dirti che hai qualcuno dietro/di fianco/davanti mentre fai manovra.
O meglio, l'ho sottovalutata.
Lei insisteva a suonare, e io infatti tenevo d'occhio la signora un po' anziana di fianco a noi che caricava la spesa nella sua auto, per non prenderle contro e farle del male, ma l'astrobubu non mi voleva far notare solo quel possibile ostacolo, bensì l'auto che realmente era sopraggiunta dietro! E contro la quale ci siamo delicatamente appoggiate...
Talmente delicatamente che l'astrobubu non ha nemmeno un impercettibile graffietto, mentre, a sentire la padrona della almeno quindicenne e piuttosto malconcia auto, l'altrui paraurti avrebbe un evidente segno di ben due centimetri! In realtà, mi avrebbe fatto notare anche un altro graffio di ben più larghe dimensioni, che però, mi sono permessa di far notare, era in una posizione alquanto strana per poter essere il frutto della mia svista!
Comunque, spero vivamente di non essere io a pagare per tutti gli svariati segni del tempo e del destino della controparte....

venerdì 10 agosto 2012

La macchina infernale

Non è uno dei periodi migliori: giro per ospedali con una frequenza troppo alta.
Trovo, tuttavia, qualcosa di buffo da raccontare, anche perchè le cose troppo tristi non sono belle da divulgare.
Ieri, di passaggio, ho approfittato per ritirare le mie analisi, delle quali ho ancora un ricordino bluastro sul braccio, a quello strano distributore automatico di referti, che si trova all'ingresso.
Mentre posiziono davanti al lettore il codice a barre, un presentimento:"Pensa se rimane senza carta proprio adesso!"
Ebbene, il tecnolocigo schermo, mi presenta la scritta stampa non effettuata subito dopo la terza pagina, lasciandomi esterrefatta per le mie doti di veggenza....
Mi rivolgo, quindi, alla signora che c'è nella portineria, avvisandola dell'inconveniente.
"Metto subito la carta, così le esce anche la pagina mancante!"
"Grazie."
Nonostante il tempestivo rifornimento, la macchina infernale non ne ha voluto sapere di funzionare, così ho dovuto andare a cercare l'ufficio dove si ritirano i referti, dove una gentile signora si è occupata della ristampa del foglio mancante...

mercoledì 8 agosto 2012

Fa male

"Il Nonno fuma tanto, lo ha sempre fatto, e ora sta male e lo devono operare. Poi gli metteranno una protesi, e nessuno si accorgerà di niente."
"Mamma, cos'è una protesi?"
"E' un pezzo di pastica che si mette al posto di una parte del corpo che non funziona bene. Ad esempio, al posto di un pezzo dentro al ginocchio, al posto dei denti nella bocca, di un braccio, di un piede, o di una gamba..."
"Anche delle tette, vero?"
"Si, anche di quelle. Ma cosa ne sai tu?"
"Lo dicono anche alla tv! Le donne che le hanno piccole, si mettono le protesi!"
"Ciii, cojì vengono tette gosce cojì!!"

Oltre al fumo, anche la tv fa molto male. Anche a piccole dosi.

lunedì 6 agosto 2012

In pratica

Essere arrabbiata, anzi proprio adirata, furibonda, ma allo stesso tempo dispiaciuta, mortificata, sentirsi inutile, impotente, ma anche inascoltata.
Aver voglia di ficcare qualcosa in una testa vuota e che sembra non ricevere, ma allo stesso tempo non riuscire ad infierire in una situazione già estrema di suo.
Voler fare qualcosa, ma non mettere in pratica più dello stretto necessario, forse per dare una ulteriore e non più necessaria punizione.
Arrivare anche a fare la parte della cattiva, sputando addosso verità che fanno male e che non vogliono essere accettate, nemmeno se accuratamente documentate, ma che potrebbero essere parte di una soluzione.
Avere responsabilità verso qualcuno che avrebbe dovuto averne verso di te e probabilmente non l'ha mai fatto, se non su richiesta esplicita di altri.
In pratica, stare male il doppio.

venerdì 3 agosto 2012

La merenda

Ieri mattina, come è ormai consuetudine da quattro settimane, ho preparato lo zainetto per le due gnome grandi che vanno al crest. Le ho accompagnate, le ho salutate e baciate, sono tornata a casa, ho fatto sempre le solite cose, sistemato casa, preparato il pranzo, e altre varie ed eventuali, e nulla ha adombrato minimamente il mio stato d'animo.
A mezzogiorno Papozzo è andato a prenderle; non appena sono entrate in casa, mi hanno assalito in coro:
"Mamma, ti sei dimenticata di darci la merenda!!!"
"E' vero, stamattina proprio non l'ho messa nello zaino....Quindi non avete mangiato nulla?"
"Per fortuna A. aveva tanti biscotti e ce ne ha dato qualcuno!"
"E' stata molto gentile! L'avete ringraziata, vero?"
"Certo!"

Inutile dire come mi sono sentita....

Stamattina la prima cosa che ho fatto, non appena sono entrata in cucina, ancora con gli occhi ridotti a una fessura, dato l'assonnamento, è stato mettere la merenda per le gnome al suo posto.

giovedì 2 agosto 2012

Due, anzi quattro, in uno

Eu e La Ninin mi hanno regalato ben due premi la scorsa settimana. Anche se i premi sono i medesimi, avendoli ricevuti per due volte nella stessa settimana, posso dire di averne avuti quattro!!! Mi accingo dunque ad espletare i compiti che mi sono stati assegnati, o almeno a provarci, ma lo farò in un solo post per ottimizzare i tempi.

Il primo è questo:





e le sue regole sono
1) citare chi mi ha premiata (e l'ho già fatto qui sopra)
2) dire sette cose su di me (e ci devo pensare un attimo)
3) passare il premio a 15 blog linkandoli (qui servono alcuni minuti)
4) avvisare le blogger che hanno ricevuto il premio (lo farò)
5) mettere nel post il logo del premio (e anche questo è già stato fatto)

Le sette cose su di me:
1) sono molto istintiva, ma allo stesso tempo sono razionale; l'unione di queste due caratteristiche produce una certa dose di tira e molla nelle decisioni.
2) cerco di essere rispettosa il più possibile e credo nella regola di vita "non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facessero a te"
3) non mi piace piangermi addosso, cerco di reagire
4) cerco sempre il lato positivo, anche nelle cose più nefaste che mi succedono
5) odio che mi si stia col fiato sul collo e che mi si dica quello che devo fare: lo so già da me
6) sono curiosa come una scimmia, mi piace sapere come funzionano le cose e perchè, come i bambini
7) non fatemi arrabbiare, potreste avere cattive sorprese

Ora viene la parte più difficile, i 15 blog.
Troppi. Ne citerò solo quattro, i cui proprietari (si può dire???) saranno immediatamente avvisati:
Alice
Gab
Velma
Paolè

Passiamo ora al secondo, cioè questo:

Anche questo ha le sue regole:

  • Apporre il banner del premio sul blog o sul post
  • Avere figli in grado di esprimersi... più o meno
  • Scrivere almeno una chicca inedita del (o di uno dei) proprio figlio
  • Passare il premio a 10 blogger moms con figli... diciamo birichini? Ed avvisarle.

Punto primo: già fatto
Punto secondo: tre gnome sono sufficienti, credo.
Punto terzo: la scriverò qualche riga sotto.
Punto quarto: 10 sono tanti, vedrò di fare il possibile. Sicuramente le mamme in questione saranno avvisate.

Ed ecco la chicca della settimana.
In verità non ho assistito personalmente alla scena, perchè ero al lavoro, ma Papozzo me l'ha riportata.

Durante la cena, la micrognoma, mangiando un pezzo troppo grosso di carne, rischia di strozzarsi, al che Papozzo la riprende: "Vai piano e mastica bene."
Lei:"Ma i pessi di ciccia ciono toppo gossi! Lei non me li taiia! 'Tta lì a guaddae 'a teeviione!!", rivolta verso colei che svolge il ruolo di aiutante di Papozzo durante la cena, la Nonna A., intenta ad ascoltare il tg...

Se la Ninin me lo concede, copierei spudoratamente il suo criterio di premiazione: giro questo premio agli stessi quattro destinatari di quello sopra, ma chiunque sia in possesso di figli parlanti e birichini è libero di aggiungersi alla mia cortissima lista.

mercoledì 1 agosto 2012

Brividi

Brividi lungo la schiena nel sentire i racconti delle colleghe che pian piano rientrano al lavoro.
Brividi nel realizzare che c'è chi, in una manciata di secondi ha perso ciò che aveva conquistato con i sacrifici di una vita.
Brividi nell'ascoltare storie di chi ha temuto per la vita di fratelli, genitori, amici, figli.

E sempre brividi, ma di diversa entità e natura, nel vedere un sms di Nonna Mimi, insegnante di lettere in pensione: "Dove 6?"

sabato 28 luglio 2012

Semplice e chiaro

Ieri siamo stati, con tutto il gruppo del centro estivo, in questo parco acquatico.
Inutile dire che ci siamo divertiti tantissimo tutti, genitori ed educatori compresi, e che siamo arrivati a casa spossatissimi.
La giornata, in effetti era partita un po' così così, con un episodio che aveva dato adito a presagi non proprio positivi: appena partiti, il pullman con i bimbi e gli educatori, seguito dalle auto con i genitori, ha assistito in diretta ad un tamponamento sull'altra carreggiata.
Una volta arrivati a destinazione, dopo aver fatto l'appello, ci siamo sistemati in un'area verde un po' lontana dalle attrazioni, in effetti, ma liberi di poter fare tutta la confusione del caso!
Ci siamo subito piscinati tutti insieme, siamo andati su scivoli e giochi vari, abbiamo fatto foto (ma non nell'acqua, nessuno si fidava a portarsi la fotocamera!), abbiamo riso, parlato, mangiato, insomma abbiamo passato una bella giornatina caldissima in modo allegro e spensierato.

Una chicca della gnoma di mezzo, però, la devo lasciare ai posteri:
Io:"Vieni che ti spalmo la crema sul puntino."
A.,amica delle gnome:"Ma perchè hai quel puntino?"
Gnoma di mezzo:"Perchè mi hanno fatto un taglio."
A.:"Perchè?"
Gnoma di mezzo:"Per mettere a posto il mio cuoricino che aveva un buco!"

A quattro anni scarsi, è in grado di spiegare in modo semplice e chiaro quello che le è successo, e io mi commuovo. Sempre.

giovedì 26 luglio 2012

Livello di fusione

Orari assurdi, stanchezza colossale, sia fisica che mentale, ma anche soddisfazione, complimenti, e cose su questa lunghezza d'onda mi ha riservato il lavoro in questi giorni.
Ma, tanto per farvi capire il livello di fusione dei pochi neuroni che abitano la mia scatola cranica, vi racconto cosa è successo ieri sera.
Dopo cena, c'è il rito delle docce alle gnome: per prima entra la micrognoma e quando esce, mentre la pigiamo, si lava la gnoma di mezzo. A seguire, la più indipendente, la gnoma grande. I pigiamini giacciono in un preciso ordine, allineati in attesa della vestizione.

Micrognoma:"Pecchè metti quetto?"
Io:"Perchè dopo andiamo a letto; la mamma si deve alzare presto domattina."
"Ma no, pecchè metti quetto di gnoma di mezzo?"
"Oddio, scusa!!! Ma come sono fusa! Aspetta che lo togliamo..."

Le ho messo il pigiama sbagliato, che le stava larghissimo, e non mi sono accorta. Se non me lo avesse fatto notare lei, che ha due anni, io non ci avrei fatto caso...

domenica 22 luglio 2012

Lo ammetto

Nel post precedente vi ho parlato del mio ritorno al caro lettuccio. Ma non vi ho raccontato tutto.
Ad esempio, voi non sapete che da più di una settimana, cioè da quando ho ripreso ad andare al lavoro, con relative alzataccie, insistevo con Papozzo per riportare  i materassi dalla casetta di legno, fotonica si, ma pur sempre scomoda, alle stanze da letto usuali.
Non siete a conoscenza delle risposte che mi sentivo dare, tipo:
"Sono stanco, li portiamo domani..."
"E' troppo tardi!"
"Stasera c'è troppo caldo per dormire in casa, là c'è più fresco!"
"Sono fuori a cena, non faccio in tempo, devo prepararmi..."
"La notte scorsa ci sono state due piccole scosse, meglio aspettare..."
E simili.
Il forte sospetto che avesse più paura lui di me mi ha sfiorato, lo ammetto.

P.S. : I miei lettori hanno raggiunto l'onorevole numero tondo di trenta!!! Ne sono talmente felice che li ringrazierei uno ad uno!!!

sabato 21 luglio 2012

Letti e polvere

Stanotte ho dormito nel mio letto. Dopo due mesi di notti movimentate, non solo dalle scosse, ma anche dalle gnome che mi sparavano piedi in faccia o nello stomaco, a seconda del sogno in corso.
Il mio materasso mi macava, la mia schiena me lo ha fatto notare subito, stamattina.
Mi mancava anche dormire con Papozzo.
Pensavo che mi sarei addormentata a fatica per la paura, che mi sarei svegliata più volte, invece ho fatto una dormita colossale, complice anche il fatto che Sono una Orgogliosa RIcostruttrice di Nuovi sogni presso la ditta in cui lavoro e che ci ha fornito una maglietta con la sopracitata scritta, le cui lettere in maiuscolo formano il nome dell'azienda.
Ieri una collega mi ha scattato una foto con elmetto protettivo in testa, mascherina antipolvere sulla faccia e scopa gigante in mano; lo sfondo era una gigantesca nuvola di polvere, ma gli occhi svelavano il sorriso nascosto.

giovedì 19 luglio 2012

Come prima, con risata.

Sono più o meno tornata alla normalità: vado al lavoro, le gnome vanno al crest, due su tre almeno, e io dimentico le cose, come prima, forse anche di più.
Ieri mattina mi sono alzata per andare al lavoro, ho fatto colazione e con calma mi sono preparata; dato che dentro quei capannoni fa caldissimo e gli impianti di aerazione non sono ancora funzionanti, mi porto una bottiglietta di acqua ghiacciata e un paio di ciabatte da mettere nella pausa pranzo, che preparo in una borsina carina. Tale unica cosa da ricordare, la borsina appunto, viene posata sul tavolo, in modo da essere ben visibile; inutile dire che il soggetto in questione è rimasto dove era. Me ne sono resa conto a metà strada...
Alla fine dell'orario di lavoro, approfitto, come prima, della vicinanza del centro commerciale per fare un po' di spesa: avevo solo due cose urgenti da prendere, ma ho realizzato solo una volta rientrata in casa, di non averle acquistate.

Oggi sono tornata presto e ho trovato le gnome nella piscinetta: mentre mi docciavo sono uscite dall'acqua per fare merenda.
Immaginatele con l'ascigamano addosso, mezzo aperto, e senza costume, adeguatamente steso ad asciugare.
Micrognoma:"Gnoma di mezzo, chiudi gambe, si vede patata, si vede buco!!!!"
Segue grassa risata...

martedì 17 luglio 2012

Pillole 5

Micrognoma
"Ho la cacca, quella nea..."
"Non è 'osa, è fucchia!"
" Guadda, mamma: si è tutta schivaiiata!"
" Mamma, lo moccoco?"


Gnoma di mezzo
"Qui bisogna puliscere!"
"San Martino Campanelloooo..."
"Allora la strega ha dato a Biancaneve la mela infuriata..."
(Mentre papozzo innaffia il giardino con il tubo dell'acqua) "Papozzo, perchè fai il gesso?"
"Vorrei una pizza alla salsicciana!"


Gnoma grande
"Ce n'è una quantita ingiustriale!"

domenica 15 luglio 2012

Diversamente eroica

Sabato sera
"Mamma, la Zia pasticcera dice se andiamo a mangiare il pesce con lei e lo Zio. Ci andiamo, ci andiamo?"
Ok.

"Domani mattina c'è la camminata avisina, ci andiamo?"
"A che ora ci si deve alzare?"
"Alle 7; la partenza è per le 8.30."
Ok.

Domenica
"Oggi pomeriggio vengono i cugini e famiglia."
Ok.

Domenica pomeriggio
"Stasera la Lilli gioca al calcetto saponato al parchetto! Ci andiamo, ci andiamo?"
"Fanno anche da mangiare, vero?"
"Si!"
Ok.

In tutto ciò, considerate il fatto che io ho ricominciato ad andare al lavoro.
E con orari strani.

Storie di una vita diversamente eroica.

sabato 14 luglio 2012

Desolante

Desolante, rientare nel posto in cui lavori, vedendo tutto in uno stato di caos improponibile, ma esserne comunque contenta, perchè vuol dire che tra un po' tutto tornerà alla normalità, con la solita routine, ma un po' più tollerata.
Perchè è assodato che ti accorgi di quanto ti manca qualcosa, quando non ce l'hai più.
Molti si accorgono ora che il loro tanto odiato lavoro non è poi così male, che si sta bene, anche se si sono sempre ostinati a negarlo. Anzi, ben vengano gli straordinari e gli orari strambi, le alzataccie e le faticate.
A me, il mio lavoro è sempre piaciuto, specialmente quello che faccio da 12 anni, ma anche prima, difficilmente sputavo nel piatto in cui mangiavo. Poi, ci sta che si aspiri sempre al meglio.

Desolante, però, vedere di come le fatiche di tante persone possano essere ridotte ad un cumulo di macerie sconclusionate da uno stupido e improvviso, caotizzante e impaurente, destabilizzante e banale evento naturale.

P.S. : comunicazione di servizio.
Pare che avrò molto meno tempo per scrivere qui, quindi avverto i miei 29 lettori che i post saranno temporaneamente saltuari, cioè scriverò quando posso!
Ma scriverò, non preoccupatevi! Per me questa è una terapia!

venerdì 13 luglio 2012

Esondazione

Gnome nella piscinetta, o meglio, in quella pozza di plastica con venti centimetri di acqua; io che stiro, guardandole dalla finestra e ascoltando le loro urla, perchè finchè sono in grado di gridare, sono vive.

"Mamma, corri, corri, aiuto!"
"Cosa succede?", ovviamente correndo.
"La micrognoma ha aperto la valvola dell'aria e la piscina si sta sgonfiando! Aiuto, esce l'acqua!"

Lei, la piccola peste, mi guardava con occhi da furbetta, mentre io, gocciolante di sudore un po' per la stirella, un po' per lo spavento, un po' perchè stavo gonfiando con la pompa la tinozza plasticosa sotto il sole cocente, cercavo di arginare l'esondazione e spiegare il motivo per cui non lo avrebbe dovuto fare...

giovedì 12 luglio 2012

Qualche pezzetto di zia

C'è questa zia, Zia E., che tutte le volte che mi vede si commuove, non so bene il perchè, che non vedo da più di un anno, anche se la distanza in km che ci separa non è poi così tanta, che è sempre stata dolce e cara. Questa zia è sempre stata un po' malata, ma comunque molto presente, molto indaffarata ed energica.
Ieri ho preso con me le gnome e sono andata da lei.
La malattia che la snerva è molto peggiorata, tanto da renderla quasi irriconoscibile: si è rimpicciolita, deformata, invecchiata; persino i suoi biondi, boccolosi e forti capelli la stanno abbandonando. Mi ha fatto molta tenerezza: oltre ad essersi commossa, si prodigava per darci da bere e da mangiare, pur faticando non poco, tanto che l'ho fatta sedere e ho fatto da me.
E' incredibile che brutta faccia abbia il dolore.
Nonostante il male la stia succhiando piano piano, ha una grande voglia di trasferirsi nella sua nuova casa, lo si percepiva dal suo racconto con gli occhi comunque luminosi.
Un grande aiuto lo da lo Zio R. che sdrammatizza dicendomi: "C'è ancora qualche pezzetto di Zia!"
Nonostante tutto, quando ce ne siamo andate, lei era li fuori, in cortile, in piedi per miracolo, a fare ciao con la manina, finchè non siamo sparite dietro l'angolo di casa sua...

mercoledì 11 luglio 2012

La lista

Trascinata dall'onda mossa dalla solita mamma , mi accingo ad iniziare una mia lista su alcune cose che sarebbe bello accadessero, spronata dal fatto che lei assicura che avranno una loro evoluzione, prima o poi.
La solita ispiratrice consiglia di buttare giù un elenco di cose che sarebbe bello fare o avere: come potrei esimermi?
Eccola, dunque, la mia top list:
  • non sarebbe bello se festeggiassi il prossimo anniversario con una cenetta a due con Papozzo?
  • non sarebbe bello se riuscissimo a fare i soliti tre/quattro giorni al mare tutti insieme?
  • non sarebbe bello se potessi avere più tempo per me stessa?
  • non sarebbe bello se le gnome non litigassero incessamente?
  • non sarebbe bello se riuscissi ad essere meno urlatrice?
  • non sarebbe bello se fossi più sicura di me stessa?
  • non sarebbe bello se avessi più tempo per leggere?
  • non sarebbe bello se mi ricordassi un po' di più?
Parentesi per l'ultimo punto: sarebbe bello, ma non sarei più io, quella che scorda i compleanni a cui sono invitate le gnome, che tralascia di mettere il pannolo alla micrognoma prima di portarla al nido, che dimentica le borsone per la spesa quando va al centro commerciale e lascia il biglietto con l'elenco delle cose da comprare nel portaoggetti della macchina, ecc...

Mi accontenterei dei primi due punti per quest'anno...

martedì 10 luglio 2012

Tutte le sere

"Mamma, voglio il bibe!"
"Mamma, voio te..."
"Mamma, mi aiuti?"
"Mamma, ho la pipìììì!"
"Mamma, mi accompagni?"
"Mamma, non trovo le ciabatte..."
"Mamma, leggi!"
"No, raccontaci una storia!"
"Ho sete..."
"No, io vicino teeeee!"

Tutte le sere, prima di addormentarsi, le gnome dicono le stesse frasi.
Tutte le sere, faccio loro presente che ho due sole mani e che esiste anche Papozzo, il quale è dotato di altre due mani, complete di dita, che possono svolgere gli stessi servizi.
Pare, però, che la mamma sia sempre la mamma...

lunedì 9 luglio 2012

Mi chiedo

Le gnome mi fanno sclerare.
A volte penso che se potessi tornare indietro con una macchina del tempo, forse non lo rifarei, o forse si.
La mia vita è super impegnativa e impegnata, super stancante e faticosa.
Spesso non ho il tempo logistico minimo sindacale per me stessa, nemmeno per una doccia in santa pace.

Ma.

Si, c'è un ma.

La riflessione arriva trascinata come un fiume in piena dalla notizia del bimbo lasciato nella culla della vita a Milano: quali pensieri affollati e contrastanti, disarmanti o forzati, confusi e infelici, può aver avuto la madre, nei momenti precedenti la sua scelta?
A suo tempo, quando scoprii di aspettare la micrognoma, impiegai un bel po' ad accettare la cosa; chi mi conosce sa quanto ho pianto, quanto ho faticato a diventare consapevole della terza pancia e di tutto quello che avrebbe comportato.
Ma (eccolo) io avevo dalla mia parte Papozzo e tutta la mia famiglia.
Quindi sono andata avanti, pur sapendo che non sarebbe stato facile.

Non voglio assolutamente giudicare, solo mi viene spontaneo farmi delle domande.
Mi chiedo in che situazione si trovi una madre che rinuncia al proprio figlio.
Mi chiedo se sia stata una scelta libera e consapevole.
Mi chiedo se sia giusto.
Mi chiedo se non ci siano state altre possibilità.

sabato 7 luglio 2012

Triste epilogo

Catta non ce l'ha fatta a partorire da sola, ho dovuto mettermi un paio di guanti ed aiutarla.
Nemmeno io, però, ho risolto il problema: Papozzo l'ha messa in una gabbia che usavamo anni fa per portare i cuccioli a fare i vaccini e l'ha portata dal veterinario. Le gnome in attesa, mi chiedevano di telefonare per avere notizie.
Per loro è stata un'esperienza nuova, mi riempivano di domande, a cui non sapevo dare risposte...

"Mamma, ma poi il Papozzo la riporta a casa subito?"
"Ma come fa il veterinario a farle uscire i gattini?"
"E porta a casa i gattini?"
"Dov'è Catta?"
"Ma li porta a casa anche se sono morti?"

Dopo una lunga attesa, Papozzo rientra. Ci guardiamo, scuote la testa.
"Non ce l'ha fatta..."
La gnoma grande inizia a piangere, lei che con la povera creatura aveva stretto un legame forte, lei che la proteggeva dalle angherie della micrognoma, che se la coccolava in braccio anche con 36 gradi all'ombra.
Papozzo si siede in poltrona e, contornato da sei occhi più o meno lucidi, spiega dettagliatamente come è andata.
"Il dottore le ha fatto il cesareo, le ha tagliato la pancia per tirare fuori i micini, che erano tre, ma erano già morti. Poi l'ha ricucita, e ha detto che era andato tutto bene, ma poi lei ha iniziato a non respirare più, e allora le ha fatto il massaggio cardiaco, e delle punture, ma non ce l'ha fatta..."
Poi, rivolto a me:"Sembrava di vedere una puntata di E.R. veterinario... Ha avuto un collasso. C'è rimasto male anche il veterinario; sembrava tutto ok, invece, all'improvviso..."
"Adesso Catta è in cielo, su una nuvoletta..."

venerdì 6 luglio 2012

Vietato entrare

Catta si aggira miagolando come non ha mai fatto, guardandomi con occhi pieni di terrore e rimanendo a bocca aperta: credo che sia prossima al parto e che, dato che è molto giovane e inesperta abbia paura.

Ora, cara bestiola, provo molta tenerezza per te, ma, anche se ho vissuto questa esperienza per tre volte, non ti posso aiutare, non ho il diploma di ostetrica per gatti, per cui credo che ti dovrai arrangiare, come hanno fatto peraltro tutte le tue colleghe micie che hanno avuto la fortuna di condividere sprazzi di vita con me.


Da stamattina le è severamente vietato entrare in casa, per evitare di trovarsi con un non ben definito numero di batuffoli miagolanti sul divano o, peggio, su qualche letto: l'unico posto che le è consentito per il parto è l'apposito nido che le ho preparato nello scantinato, dotato di ogni comfort che una gatta con pancia apocalittica possa desiderare.
Cerco di tenerla fuori e le gnome mi sgridano.

"Guarda che anche tu stavi male e ti lamentavi quando c'eravamo noi nella tua pancia!"
"E' vero, ma tu come fai a saperlo?"
"Perchè io, da dentro la pancia, sentivo!"

Le gnome sono sempre più preoccupate per lei, specialmente adesso che è sparita da un paio d'ore.